martedì, aprile 20, 2010

Capo Teulada

Finito lo stop forzato dal lavoro causato dall'intervento di cui scrivevo nel post precedente, sono tornato ad occuparmi del progetto al quale stavo lavorando in precedenza (vedasi la trasferta in terra pugliese). Un progetto che odio, che non mi da soddisfazioni ne dal punto di vista professionale, tantomeno dal punto di vista umano, e dal quale spero di uscire presto. Ma che almeno, dolce consolazione, mi ha portato in questi giorni in uno dei posto più belli e selvaggi della nostra Sardegna, all'estremità sud-occidentale dell'isola stessa. Una breve escursione in auto nel tardo pomeriggio di ieri mi ha portato appunto a scoprirne la bellezza. Colline verdi che si affacciano su un mare cristallino e stradine tortuose (e tra l'altro meravigliosamente asfaltate) che vi si aggrovigliano e che già sogno di cavalcare un giorno (spero non troppo lontano) con la mia moto. E lungo la strada è un susseguirsi di baie, calette, isole e poche tracce (almeno in questo periodo dell'anno) di attività umana; un paradiso che scorre sotto le ruote dell'auto e che mi invita più e più volte a fermarmi per immortalare lo scenario con la mia fotocamera, che ringrazio il cielo di aver portato. Il risultato lo vedete nello slideshow che chiude il post, e come spesso accade ogni immagine vale più di mille parole...




lunedì, aprile 19, 2010

Eppur ci vedo

Non soffrivo di una miopia grave; un paio di diottrie per occhio, più un debole difetto di astigmatismo. Ma comunque la cosa mi costringeva all'utilizzo di occhiali o lenti a contatto; e con la mia epocale tendenza alla distrazione e la mia congenita pigrizia non vi dico quanti occhiali abbia perso o rotto e quanto mi pesasse procedere alla pulizia delle lentine (che infatti spesso non pulivo). Da qui la decisione di procedere a un intervento correttivo di chirurgia refrattiva (comunemente chiamato intervento laser), a cui mi sono sottoposto, allegerendomi di ben 800 euri, lo scorso 9 Aprile a Siena.
Intervento a cui mi sono avvicinato con una certa apprensione: va bene che l'intervento è ormai considerato poco più di un'ordinaria prassi ma l'idea di sparaflasharmi un laser nell'occhio e la paura dell'errore irreversibile gettavano su di me un ombra di preoccupazione. Ed anche i giorni successivi all'intervento ti lasciano quel senso di inquietudine perchè non hai segnali che indichino la buona riuscita dell'intervento (e questo anche e nonostante la conferma di buona riuscita nella visita di controllo effettuata 4 giorni dopo): si vede sfocato e si sentono gli occhi pesanti. Ora che sono passati 10 giorni inizio a "vedere" concretamente i risultati dell'intervento. Eh si, la mattina mi sveglio e senza bisogno di fare altro vedo concretamente gli oggetti intorno a me e leggo l'orario dal display dello stereo, e la sensazione è decisamente gradevole. Ora c'è solo da sperare che la cosa duri e che non intercorrano altri problemi a perturbare la mia situazione oculistica.

venerdì, aprile 02, 2010

Breve cronaca dalle Puglie

Due settimane e mezzo di permanenza in terra pugliese sono terminate con un giorno di anticipo. Tralasciando le insoddisfazioni professionali per il tipo di attività che ho svolto (e continuerò a svolgere in giro per l'Italia nei prossimi mesi), e il poco tempo a disposizione per trastullo (praticamente un solo weekend) è stata una bella permanenza in una terra che non conoscevo benissimo e che ha tanti aspetti interessanti: una storia non indifferente, il mare, il sole, il verde delle campagne, il cibo, il vino, le belle donne.... Tutte cose che l'hanno lanciata ai posti alti della mia hit parade personale delle regioni italiane che preferisco. E dire che mi sono limitato alla sola parte centrale della regione (province di Barletta-Andria-Trani e di Bari); ma sono previste altre trasferte durante l'anno (la prossima già da fine aprile), che spero di poter utilizzare esplorando i territori a nord e a sud. Intanto chiudo il post con il consueto slideshow di foto e vi rimando alle prossime avventure.


venerdì, marzo 19, 2010

A proposito di Danimarca

Il post precedente risale a quasi un mese fa e riguardava il mio breve ritorno in Danimarca; di avvenimenti importanti nel frattempo nella mia vita non ce ne sono stati, a parte le solite trasferte a Genova e, new entries, a Terni e in terra pugliese. Ho trovato però il tempo di mettermi a sistemare l'incredibile mole di foto scattate tra novembre e dicembre a Copenhagen, e in assenza di altro ne approfitto per dare luce a un rappresentativo estratto di quelle foto, che testimoniano l'affascinante bellezza della capitale danese. La prima parte è costituita dalle foto scattate nel primo weekend "in solitaria", la seconda da quelle scattate nel secondo weekend in compagnia di Jessy. Spazio alle immagini...


venerdì, febbraio 26, 2010

Ritorno in Danimarca

La vista dalla mia camera d'albergo a Fredericia

Dopo la lunga trasferta dello scorso dicembre (e dopo aver avuto alcuni clienti/amici danesi in Italia per i quali ho anche fatto da guida x visitare Roma), gli impegni lavorativi mi hanno portato di nuovo a Fredericia per una breve, intensa e piacevole trasferta.
E il paesaggio danese si è presentato ai miei occhi in un inusuale e diabolica veste, coperto da una spessa coltre di neve che dava un affascinante tocco da "era glaciale". Inusuale perché la neve è lì dalla metà di dicembre, impossibilitata a sciogliersi a causa della temperatura costantemente bassa, e una cosa di tale portata non si verificava da circa 50 anni. Diabolica perchè a metà dicembre era appena finito il summit sul clima che si tenne proprio a Copenhagen e la cui unanime conclusione fu che si stava assistendo a un implacabile ed inarrestabile innalzamento globale della temperatura. Neanche a dirlo ed è scesa l'era glaciale sulla povera Danimarca!

Altra curiosità di questa trasferta è stata la presenza dello sciopero di 4 giorni indetto dai piloti della Lufthansa, che ha messo a rischio il mio rientro a casa entro giovedì paventando la possibilità di un pernottamento a Francoforte in attesa del primo volo utile per Roma.
Fortunatamente lo sciopero è stato poi sospeso dopo il primo giorno e questo mi ha consentito, dopo alcune telefonate strategiche, di rientrare a Roma come inizialmente previsto.

mercoledì, gennaio 27, 2010

Greetings from Bergen

Strani animali nei pressi di Les Grands Prés.

Il titolo è un astuto stratagemma per mandarvi i saluti da una destinazione che sembrerebbe nuova, ma che in realtà non lo è. E' bastato usare il nome fiammingo invece di quello vallone (cose su cui si può giocare quando ci si trova in Belgio). E il nome vallone è Mons. Sono infatti di nuovo nella piacevole cittadina belga (già per la seconda volta in questo 2010), e questo a riprova del fatto che un nuovo anno è iniziato ma all'insegna della continuità con il precedente.

Riuscirò in questo 2010 a battere i 69 decolli (come da certosino conteggio effettuato a fine anno) effettuati nel 2009?
Come si suol dire in questo caso ... ai posteri l'ardua sentenza!

Intanto, l'ultimo post prima di questo è datato 1 Dicembre 2009 a testimonianza del mio solitario weekend a Copenhagen. Una lunga assenza dalle pagine del mio blog, che vorrei però parzialmente colmare, con i prossimi post, con qualche flashback.
C'è infatti un altro weekend passato nella capitale danese di cui lasciare testimonianza, questa volta in compagnia di Jessy e per questo molto più entusiasmante e con tante foto tra cui scegliere.

Poi un altro anno è finito nel calore degli affetti familiari (qualcuno, ahimè, escluso) e un ulteriore anno è iniziato, e ha lasciato subito la sua nefasta impronta scagliandosi ancora una volta contro la salute del mio povero papà, che però ancora una volta ha ben incassato il colpo e sta per rimettersi in piedi!

Forza papà!!!!!!!!!

martedì, dicembre 01, 2009

The long walk in København

Come previsto, venerdì siamo tornati a Copenhagen e, mentre il buon Gengy è salito a bordo dell'aereo che lo ha riportato in patria, io sono salito a bordo del treno che mi ha portato alla Stazione Centrale, dando così inizio al mio fine settimana nella capitale danese.

Un weekend che, come sempre faccio quando mi ritrovo turista solitario, ho speso principalmente macinando chilometri in lungo e largo per le strade della città, alla ricerca degli scorci più nascosti ma comunque suggestivi e dei luoghi meno battuti da turisti. Per la settimana prossima c'è infatti in programma il vero weekend a Copenhagen, in compagnia della mia dolce metà che mi raggiungerà a spese di parte delle miglia accumulate finora con questo mio pazzo lavoro. E allora ci sarà tempo per Sirenette, castelli di Amleto, momenti romantici e quant'altro! Anche se poi, tutto sommato, la città è tutta lì, a portata di cammino, e quindi inevitabilmente ho finito per passare anche per gli angoli più noti. Ma mi sono anche regalato una bella escursione fuori dal centro, nel significativo quartiere di Christiania, lì dove giacciono i resti del sogno hippie di 40 anni fa.

Nel mio peregrinare, quello che la città mi ha trasmesso è la tranquillità dei suoi ritmi, l'organizzazione dei servizi, il rispetto delle persone per ciò che è pubblico, l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino con ogni tipo di tempo e ad ogni ora del giorno e della notte... Tutte cose fantastiche e che posso solo sognare di vedere un giorno applicate in Italia. E già la città mi ha regalato inquadrature suggestive per le mie foto, che ho scattato in tutta tranquillità visto che avrò a disposizione un ulteriore weekend, dedicandomi, intensamente e indisturbato, alla mia passione per le foto panoramiche.

giovedì, novembre 26, 2009

Fredericia

Non è, come qualcuno dei miei amici pensava, il nome della donna con la quale tradisco la mia dolce metà, ma il nome della quindicesima città per estensione della Danimarca, situata nella parte centrale della nazione, circa 200 km ad ovest della capitale Copenhagen. Ed è dove mi trovo da lunedì scorso ed il luogo da dove scrivo adesso, ennesima peregrinazione in terra straniera per motivi di lavoro. E' la mia prima volta in Danimarca e sto acquisendo conoscenza del territorio, dei costumi, delle persone e del cibo in una stagione non certo favorevole: temperatue che oscillano tra i 6 e gli 8 gradi, cielo costantemente coperto di nuvole e frequenti piogge di breve durata e piccola intensità.

Fredericia è una tranquilla e ventosa città portuale che ha poco da offrire (almeno in questo periodo dell'anno, dal lunedì al venerdì e dalle 19.30 in poi) al viaggiatore occasionale; un centro storico pedonale semi deserto, qualche ristorante (degno di nota quello mongolo dove già un paio di volte mi sono rimpinzato di noodles), un McDonalds e niente più. Per fortuna l'ospitalità non è male e la lingua inglese è decisamente diffusa soprattutto tra i più giovani ; per fortuna ho passato la settimana in compagnia; e per fortuna ho pianificato di passarle il weekend nella ben più "viva" e interessante Copenhagen (anche se sarò da solo), per poi rientrare nella serata di domenica, in compagnia di un nuovo collega, per la seconda e ultima settimana danese.