Dopo mezzora di operazioni tecniche sul palco finalmente entrano i Franz Ferdinand, e immediatamente infiammano il pubblico con uno dei loro cavalli di battaglia, This Fire. La scaletta prosegue alternando canzoni dal loro ultimo album con canzoni di repertorio (No You Girls, Walk Away, Bite Hard, Auf Achse, Michael...). La prima parte della loro esibizione si conclude con la canzone 40 ft e un finale percussionistico nel quale tutti i componenti si riuniscono presso la batteria e picchiano come forsennati sui vari tamburi. Coinvolgente. Al loro rientro c'è ancora spazio per una manciata di canzoni e per una degna conclusione con la canzone Lucid Dreams, con tanto di finale techno-acid durante il quale i componenti lasciano, uno ad uno, il palco, per poi rientrare e godersi il guadagnato tributo di applausi. Una grande esibizione, quella dei Franz Ferdinand.
L'allestimento del palco per gli headliners della serata occupa tre quarti d'ora, durante il quale il palco cambia radicalmente fisionomia. Finalmente i The Killers entrano sul palco e, quasi a voler confermare che sono loro la maggiore attrazione della serata e a voler far subito dimenticare al pubblico la fantastica esibizione dei Ferdinand, iniziano il loro show affermando "Siamo i Killers e questa notte siamo tutti vostri" e suonando Human, quella che è ormai la loro canzone più celebre. E già la terza canzone è Somebody Told Me, il singolo che li ha resi famosi ormai 5 anni fa. Con un inizio così il risultato è raggiunto ... il pubblico è tutto per loro. La scaletta del concerto prosegue alla grande anche se a mio avviso i diffusori sono spinti troppo a saturazione e ciò va a discapito della qualità audio sebbene l'esecuzione strumentale della band sembri perfetta. Belle in particolare le esecuzioni di I Can't Stay, For Reasons Unknown, Smile Like You Mean It, Spaceman, Mr Brightside e All The Things That I Have Done (queste ultime due trasformano l'ippodromo delle Capannelle in una bolgia). Da favola il finale, dopo una breve pausa: inizia con Bones, prosegue con Jenny Was A Friend Of Mine e conclude il concerto con When You Were Young. Ce ne andiamo con le orecchie doloranti, poca voce in gola e abbastanza sudati, ma visibilmente soddisfatti. Un gran concerto.