
Tornato in albergo (nel frattempo, nel tardo pomeriggio la temperatura a Snake Pit era scesa notevolmente e siamo anche incorsi in una abbondante grandinata), tiro a sorte per decidere se chiamare la Lufthansa o l'Alitalia per chiedere informazioni sul rimborso per bagaglio perso, ma poi decido di richiamare l'aeroporto di Istanbul per fare un ennesimo tentativo. Stavolta trovo, stranamente, una persona disponibile e in gradi di parlare chiaramente in inglese. Dopo avergli dato tutte le informazioni del caso e dopo una lunga attesa sembra che finalmente riesco ad ottenere informazioni certe (al 99%, mi dice l'addetto) sul destino del mio bagaglio. Sembra che all'aeroporto di Istanbul, invece di imbarcarlo per Ankara lo abbiano imbarcato per Antalya (una città nel sud della Turchia). Un errore mica da poco ... forse domani riesco veramente a tornare in possesso della mia roba, anche se ormai essere dubbiosi e sfiduciati è d'obbligo.
Intanto, anche se per noi è stato un giorno lavorativo come un altro, oggi in Turchia era festa nazionale, ovvero il Children's Day, un evento celebrato ormai in molti paesi nel mondo ma che ha avuto origine proprio in Turchia, il 23 aprile del lontano 1932, in ricordo del 23 aprile di 12 anni prima, anno in cui si riunì per la prima volta l'assemblea nazionale che avrebbe creato i fondamenti della repubblica. Che i bambini siano i protagonisti e che la festa sia sentita lo si percepisce girando per le strade di Ankara, dove bandiere talvolta quantomeno gigantesche e immense gigantografie di Ataturk dominano le facciate di ogni palazzo (vedi foto di apertura).
1 commento:
ma che ci lasci in sospeso così oggi????? suu forza con gli aggiornamenti!!!:)
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