martedì, marzo 04, 2008

The Cure live in Munich

Ad esattamente una settimana dall'evento vi parlo del mitico concertone dei mitici Cure visto in compagnia del mitico Ale nella mitica Olympiahalle della mitica Monaco. Come già a Roma qualche anno fa, io ed Ale ci ritroviamo di nuovo insieme ad un concerto di Robert Smith e soci; e come in quella occasione, io, molto più coinvolto in quanto profondo conoscitore della musica della band, osservo ed ascolto entusiasta mentre Ale assiste attento e con orecchio critico. Stavolta l'acustica è molto migliore dello stadio Olimpico di Roma e, come lo stesso Ale mi dirà alla fine, il sound è bello pieno e coinvolgente nonostante la ridotta formazione a 4 (la tournée si chiama per l'appunto "4Tour 2008").

I nostri suonano ininterrottamente per circa 2 ore, prima di un primo break. Acclamati dall'intero palazzetto, rientreranno sul palco per ben 3 volte; alla fine le ore di musica sono circa 3 (a questa pagina si può dare uno sguardo alla scaletta seguita).

Sono poche (solo 2), opportunamente, le canzoni tratte dall'ultimo scialbo album della band (quel self-titled album che ho a suo tempo bocciato qui), mentre nessuna canzone viene pescata dagli album Bloodflowers e Wild Mood Swings; compaiono 3 canzoni per me inedite, che mi lasciano una buona impressione, mentre a sorpresa nel secondo encore fanno capolino molte canzoni del mitico esordio nel lontano 1979.
Tra i momenti per me migliori, le esecuzioni di A Strange Day e Push (due delle mie canzoni preferite di sempre e raramente eseguite in concerto), quelle di Shake Dog Shake e One Hundred Years (con immagini di guerre sullo sfondo, tra le quali fa capolino il nostro "capa pelata" ma non il loro, nel senso dei crucchi, "baffetto"...), la chiusura con la sempre coinvolgente Play For Today e l'inevitabile A Forest.

Non mi resta che concludere e, avendola menzionata, chiudo proprio con la canzone che mi gira per la testa in questo momento, poco prima di addormentarmi. Buonanotte.



mercoledì, febbraio 27, 2008

Greetings from München

La stessa auto che mi ha portato e poi spupazzato per Napoli la settimana scorsa, ha concluso le sue fatiche portandomi giovedì sera di nuovo a casa e venerdì mattina direttamente all'aereoporto di Fiumicino. E da quì, insieme alla Jessy, siamo partiti alla volta di Monaco e di AleDiablo, prezioso e amato "Virgilio" di questa nostra breve esperienza bavarese. Esperienza fatta di visite alla città e ai suoi dintorni, di brezl (il tipico pane fresco salato bavarese), stinchi di maiale e litri di birra, di tour culinari in ristoranti non locali (uno indiano, un running sushi e non poteva mancare una pizzeria italiana), e di shopping. Lunedì sera, abbandonata Jessy a se stessa (si fa per dire), io e Ale ci siamo diretti alla volta dell'OlympiaHalle per un mitico concertone live dei The Cure; evento talmente mitico per me che ci dedicherò un post a parte. Il martedì è arrivato presto e con lui anche il volo di ritorno: oggi è già lavoro. Non resta che concludere con il doversoso slideshow (estratto delle numerosissime foto scattate) e gli ancor più doverosi ringraziamenti ad Ale e alla sua compagna Manuela per ... beh, per tutto!


mercoledì, febbraio 20, 2008

Greetings from Napoli (for duty this time)

Di nuovo a Napoli, come lo scorso 30 dicembre, ma stavolta per lavoro, non per piacere. E' quasi un mese che non scrivo; cosa è successo nel frattempo? - Tre settimane di lavoro asfissiante (che è poi il motivo dell'assenza prolungata dal blog) a Genova, un weekend occupato dal matrimonio di Alessia e Fabrizio, gli altri due da simpatiche serate in compagnia degli ex colleghi del tempo dei "3 salsicciotti".
L'ultimo venerdì il ritorno da Genova non è stato, come al solito, in aereo ma alla guida di una Ford Fusion carica di apparati vari che sto utilizzando questa settimana per un corso, qui nella città partenopea; 6 ore di viaggio comodo e senza patemi d'animo. E il lunedì la stessa Ford Fusion mi ha portato quì da dove stasera scrivo, a 2 passi dal golfo di Napoli, tra l'isola di Nisida (mi raccomando, l'accento sulla prima "i") e la collina di Posillipo (sullo sfondo nella foto quì sopra), tra lezioni tranquille e caffè con tre "c". Ma già domani pomeriggio ripartirò alla volta di casa; è tempo di vacanze (brevi, ma sempre vacanze). Caciucco arrivooooooooo!!!!

Sul fronte connettività (vedi post precedente, cioè quello che segue), anche Tiscali ha fatto sonoramente schifo (come azienda) e, record eccezionale, ho inviato la disdetta ancor prima che il servizio fosse attivo. Ed ora vado avanti con la Tim Web Time Recharge, che al momento sembra la soluzione ottimale: viene sempre con me, il prezzo è accessibile, la velocità gradevole. L'accesso ad alcuni servizi è limitato dalla banda, ma non appena acquisterò (perchè prima o poi lo farò) il telefonino dei miei sogni anche quello sarà un problema in meno.

Sul fronte "novità", la malasorte continua a tendere i suoi tranelli; mi è arrivata la comunicazione per il ritiro (prima di quanto potessi mai prevedere) proprio quando sono diventato cittadino adottivo onorario temporaneo di Genova. Adesso che sono a Napoli (quindi più vicino a casa), ho provato ad organizzare le cose per concludere l'operazione ma la casta dei notai (nessuno che sia presente in ufficio il prossimo venerdì .... tutti a spasso se ne vanno) e il responsabile per la consegna (a casa con la febbre) hanno complicato il tutto. Mi rimangono gli ultimi 3 giorni di Febbraio (perchè anche Marzo inizierà all'insegna del nomadismo) per riprovarci. Speriamo bene.

giovedì, gennaio 24, 2008

L'esorcista e i 7 livelli della pila OSI

E' oramai dal periodo di Natale che dalle mie postazioni casalinghe sono senza connettività; conseguenza in primis del mio distacco da Infostrada: pagare una ADSL 4 MB per avere una 750 KB con continue perdite di allineamento non mi sembrava tollerabile; ho chiesto quindi un "adeguato" sconto sul canone mensile (750 KB = 4 MB / 6, quindi € 29,90/6 = € 5 .... ahahahah) e, dopo non aver ricevuto alcuna risposta, ho richiesto disdetta immediata. Altra conseguenza dell'assenza di connettività, la lentezza di Tiscali nell'attivare la propria linea! Mi sembra di essere passato dalla padella alla brace!

Il sor Leandro, che aspetta da tempo che io gli invii delle foto, mi dice: "ah sor, ma un telecomunicazionista come te che rimane senza connettività a casa????" Gli ho risposto: "sor caro, con 'sti operatori che c'abbiamo in Italia nun ce vuole un telecomunicazionista, ce vuole l'esorcista!!!"

Ormai 7 giorni fa è venuto l'agognato tecnico che, dopo una permanenza nella mia abitazione di circa 2 minuti, se ne è riandato affermando che "ci avrebbe chiamato a breve direttamente sull'apparecchio di casa a conferma dell'avvenuta attivazione". Da quel momento il tecnico è ufficialmente scomparso, da quanto ne so potrebbe essere morto! Quando poi la sera son tornato a casa ho anche scoperto che il caro tecnico non è neanche riuscito ad individuare il fatto che attaccata alla presa del telefono ci fosse un cavo morto, non il cavo del mio telefono. Collego allora da me il telefono per scoprire che manca del tutto l'alimentazione del mio doppino! E allora penso: "Mmmmm, ci siamo bloccati allo strato fisico, quando mai ci arriverò allo strato applicativo???"
Battutaccia da ingegneri, lasciamola morire come la mia connettività casalinga e come, forse, è successo al povero tecnico!

UPDATE: la Tiscali ieri mi ha confermato, ma su mia richiesta di informazioni, che hanno ricevuto la comunicazione che la centrale di riferimento per la mia utenza risulta SATURA. Bella prova!

giovedì, gennaio 17, 2008

Grand Theft Auto

Chi lo ricorda? Il primo, l'originale. L'ho rispolverato per questa ennesima trasferta genovese e mi sta garantendo, come fece a suo tempo, ore di tranquillo divertimento, con la sua sana cattiveria ed il suo sistema di gioco semplice ed immediato. Certo, nel confrontarlo con gli ultimi capitoli della serie si apprezzano i passi da gigante che l'industria del videogaming ha fatto in poco più di 10 anni (il primo capitolo uscì nel 1996), ma benchè vetusto continua ad avere il suo fascino. Tra le cose migliori il rumore che fanno i pedoni schiacciati dalla nostra macchina imbizzarrita e il gruppo di atleti vestiti di arancione che, al grido di "yonghi yo, yonghi yo" si allenano per le strade della città. E vogliamo parlare della soddisfazione che da lo schiacciarli tutti insieme ed ottenere il mitico "GOURANGA!"??? Intramontabile.

Nota: mentre la scrivevo ho pensato "ma che poi che cazzo significa Gouranga?" Ancora una volta wikipedia mi da la risposta.

mercoledì, gennaio 16, 2008

Bad Day

Giornata di mmmmerda in quel di Genova....
Già all'uscita dalla mia camera la situazione non si era rivelata delle più auree, come testimoniavano i rivoli d'acqua che scendevano sulle vetrate inclinate della hall dell'albergo. Sotto una pioggia fastidiosa e rigorosamente senza ombrello (come al mio solito), raggiungo la fermata dell'autobus puntuale per prendere la mia solita corsa, che passa sempre tra le 8.27 e le 8.31. Alle 8.45, stanco di aspettare e preoccupato per l'esile riparo che la pensilina mi procura dalla pioggia, chiamo il numero verde del servizio di trasporto pubblico genovese e scopro che ci sono 3 manifestazioni dei metalmeccanici che hanno mandato in tilt l'intera circolazione cittadina; il mio pullman non sarebbe mai passato. L'operatore, gentilissimo, mi consiglia di prendere un'altra linea.
Gambe in spalla ed occhiali in tasca (per evitare che si bagnassero), mi dirigo verso la fermata della nuova linea (una strada parallela a circa 500 metri di distanza). Già da lontano la circolazione su quella strada risulta paralizzata, ma almeno in questo frangente la cosa viene a mio vantaggio perchè mi permette di raggiungere l'autobus, fermo venti metri oltre la fermata, e l'autista, gentilissimo, mi fa entrare. Finalmente all'asciutto, mi do una sistemata, cerco gli occhiali dalla tasca per mettere meglio a fuoco la situazione ma gli occhiali non ci sono più. Occhiali persi. Penso se sia il caso di tornare sui miei passi alla loro ricerca ma l'aumento di intensità della precipitazione mi fa cambiare idea.
Sono le 9. Alle 9.45 abbiamo percorso circa 125 metri. Invio un sms al primo collega; risposta: "anch'io sono imbottigliato". Lo invio allora al secondo collega; risposta: "anch'io sono imbottigliato". Mi rassegno e affondo su un sedile. Un bambino, seduto dappresso, con la sua splendida innocenza dice alla sua mamma: "lo so perchè c'è tutto questo traffico, per la pioggia e per la neve"; penso: "magari la causa fosse così poetica" e mi viene da sorridere.
Alle 10.10 ho raggiunto la vicina Bolzaneto (distanza totale percorsa: un paio di chilometri). Decido di prendere l'iniziativa, scendo dall'autobus e provo con il treno: prossimo treno per Genova alle 11:10. Torno alla fermata e attendo il prossimo autobus. Da questo punto in poi fortunatamente la situazione migliora.
Alle 10.40 circa arrivo al capolinea e mi dirigo verso l'ufficio, passando prima per un negozio di ottica ad acquistare due confezioni di lenti a contatto giornaliere (2 perchè la gradazione dei miei 2 occhi è differente, maledetti anche loro).

La colonna sonora del post è scontata, nonchè dettata dal titolo: ero indeciso tra Daniel Powter, i Blur e i R.E.M., alla fine ho scelto questi ultimi. Come il lettore suggerisce sto abbandonando deezer per tornare al caro vecchio Radio Blog.


martedì, gennaio 15, 2008

Rock And Roll

Deezer ha cambiato e in peggio (vedi playlist qui a lato): meno pulsanti, più minchiate e una maniera orrenda di illustrare le canzoni che fanno parte della lista, ovvero raggruppandole per artista. E così la mia mitica top 10 del Led Zeppelin sembra contenere la sola Whole Lotta Love...
Per fortuna "The Songs Remain The Same"(perdonatemi la piccola alterazione) e, subito dopo Whole Lotta Love, Bonzo Bonham mi fa capire che la lista c'è tutta! Viva Bonzo, viva i Led Zeppelin!

martedì, gennaio 08, 2008

Variazioni

Questa la tenevo in serbo davvero da molto tempo, talmente da tanto da non ricordare come a suo tempo avevo ricavato il sito. Face Transformer (questo è il link), è una applicazione java della University Of St Andrews (Regno Unito) che consente di caricare una proprio foto e, dopo aver immesso poche altre informazioni, di visualizzare una serie di trasformazioni del proprio volto che cambiano l'età, il sesso, la razza, o che scherzano con l'arte e gli animali. Veramente spassoso.

Rivisitando oggi il sito, l'ho trovato notevolmente diverso da quando vi capitai la prima volta e utilizzai il Face Transformer (lo slideshow di chiusura lo feci a quel tempo) ed ho inoltre scoperto la presenza di altre applicazioni che "giocano" con i volti, che mi ripropongo di sperimentare presto. Nel frattempo vi invito tutti, cari lettori, a sottoporre il vostro primo piano al Face Transformer. Tra le mie trasformazioni, quella che preferisco è la West Asian. E la vostra?





UPDATE 10 Gennaio: Come ogni blog che si rispetti, ho inserito anche io una votazione, che potete trovare sulla sidebar. La votazione, ovviamente, è relativa a questo post e allo slideshow che vedete qui sopra.

VOTATE LA VOSTRA VARIAZIONE DI AME PREFERITA .... AVETE TEMPO FINO AL 17 FEBBRAIO PER ESPRIMERE LE VOSTRE PREFERENZE!
VOTATE, GENTE ... VOTATE!!!