domenica, settembre 27, 2009

Kapadokia

Dopo uno stressante venerdì e un sabato per metà lavorativo e per metà di riposo, per la domenica decidiamo di recitare la parte dei turisti e, sfruttando la relativa vicinanza, di dedicarci alla visita della Cappadocia.
Circa 280 i chilometri che separano Ankara da Nevşehir, la nostra porta di accesso a questo fantastico ed unico territorio; un percorso nel cuore della Turchia più vera, circondati da un territorio in verità piuttosto monotono ma che fa da preludio alle meraviglie che seguiranno. Raggiunta Nevşehir, la Kapadokia si rivela ai nostri occhi in tutto il suo fascino e la sua aliena bellezza. Il resto è tutto un girovagare tra le varie località della regione: Uçhisar e il suo castello, Göreme - patrimonio Unesco, Çavuşin, Zelde e i suoi paesaggi lunari (bellissimi i cosiddetti Camini delle Fate, a buon ragione scelti come simbolo della regione), Devrent e Avanos. Non visitiamo tutto quello che c'è da visitare ma quello che vediamo (lo slideshow finale ne è un piccolo sunto) è sufficiente a farci concludere che la Cappadocia è veramente una regione unica al mondo, che dà la possibilità di vivere un po' della vera Turchia e di ammirare panorami morfologicamente molto "extra" e poco "terrestri". Consigliatissimo!!!

sabato, settembre 26, 2009

Fast Forward

E' passato praticamente un mese da quando le nostre avventure centauresche estive sono finite. Un mese durante il quale non è accaduto nulla di entusiasmante nella mia vita se non il solito alternarsi delle avventure lavorative in trasferta. Se così, dopo solo pochi giorni dal rientro, ho fatto una delle solite sortite che si concludono in giornata a Genova, le due settimane successive le ho spese a Cesano di Roma (100 km da casa) e da due giorni sono tornato ad Ankara, dove passerò questo weekend e le prossime 2 settimane. E il calendario degli impegni futuri è già fitto di destinazioni più o meno nuove per me. Intanto mi ritrovo alle soglie di un nuovo cambiamento di azienda che non rappresenterà alcun cambiamento pratico di lavoro, mentre continuo a cercare una via d'uscita all'intricato labirinto di vicende personali e professionali che mi si è costruito intorno negli ultimi 2 anni. Ma come ogni labirinto che si rispetti, dopo aver percorso un buon tratto di strada finisci per ritrovarti in un vicolo cieco o per ripassare per lo stesso identico incrocio in cui sei già transitato. Ma confido che, allo stesso modo, come ogni gioco che si rispetti alla fine si arrivi alla soluzione; certo che conoscere già la fine sarebbe un aiuto che utilizzerei volentieri, partire dall'uscita per risalire a ritroso la strada fino alla mia attuale situazione. Ma la chiaroveggenza è un dono che non mi appartiene.