martedì, maggio 29, 2007

Il mancato preavviso

Martedì 29 maggio 2007 - ore 11.15


Ciao Giovanni,
come va?

Ti scrivo per ringraziarti per i 2147,37 euro lordi che mi sono stati trattenuti nell'ultima busta paga per "mancato preavviso". Dopo quasi 2 anni di "sfruttamento", dopo promesse non mantenute e sottesi inviti a "cercare di meglio" non poteva esserci conclusione migliore.

Saluti,
Americo.



Martedì 29 maggio 2007 - ore 13.04

Ciao, Americo.
Quello del "mancato preavviso" è un calcolo che i sistemi di gestione delle buste paga eseguono in automatico (in assenza di specifiche, diverse indicazioni) per tutti allo stesso modo.
Francamente non mi ricordo di aver discusso e concordato con te qualcosa di diverso né rientra nei miei compiti quello di verificare se questo o quel contratto prevedono o meno il rispetto del preavviso.
Per il resto direi proprio che stai travisando la realtà ma le polemiche a posteriori sono un inutile spreco di energie.
Comunque spero che tu ora sia soddisfatto e sereno.
In bocca al lupo.
Giovanni



Martedì 29 maggio 2007 - ore 15.11

Nessuna polemica sul mancato preavviso: mi premeva solamente far notare all'azienda (scusami se ho scelto te ma sei stata la mia unica interfaccia) che il regalino finale del sistema di gestione delle buste paga non era passato inosservato. Se ci fosse stato qualcosa di "non lecito" lo avrei fatto notare in altri modi.
Nessuna polemica sul rapporto di lavoro intercorso: se è perdurato circa 2 anni la volontà è stata bilaterale (non importa poi quali fossero i reali motivo a sostegno della mia volontà).
Ciò premesso è comunque pretenzioso affermare che io abbia travisato la realtà. Molti episodi lo confermano e molte persone, ipoteticamente, si schiererebbero a sostegno della mia tesi.

Addio,
Americo.

PS. il sistema di gestione deve anche aver omesso, in automatico, di inserire in busta i 7 buoni pasto che mi spettavano per il mese di Febbraio, ma per una cosa così veniale sicuramente lo perdono.

giovedì, maggio 24, 2007

Greetings from Valencia

Breve resoconto dell'altrettanto breve vacanze che io e Jessy abbiamo fatto a Valencia, precisamente dal 1 al 5 di Maggio e di cui vedete alcuni scatti nello slideshow qui sotto.



Le cose sono iniziate male: si perchè in realtà dovevamo partire il 30 Aprile, ma un incidente stradale, una scelta del percorso non proprio strategica (a volerla dire tutta siamo partiti un po' tardi da casa) e il Ryanair delle 19 da Roma Ciampino è partito senza di noi.

Poco male, dice il saggio "mai perdersi d'animo" e, con l'aggiunta di un po' di fondi dalla carta di credito (questo lo dico, anzi lo affermo io, non il saggio) eccoci partire la mattina successiva alle 6.40. Ma la destinazione questa volta è diversa: non più Valencia ma Girona.

A Girona ci aspetta una fiammante Toyota Aygo che ha l'importante compito di portarci a Valencia. Ed eccoci "on the road" per le strade della Costa Brava. Immancabile, vista la "vicinanza", una sosta a Barcellona, dove avremmo voluto fermarci anche per pranzo. Ma la sfiga ancora ci perseguita e, trovato parcheggio, sulla città si scatena un temporale di intensità non indifferente. Aspettiamo un po' ma il persistere del temporale ci suggerisce di proseguire alla volta di Valencia. E invece di pranzare sulla Rambla pranziamo in un (non economicissimo) autogrill.

Ora, la sera prima a Ciampino, sulla cartina della Spagna, Barcellona e Valencia non mi erano sembrate poi così lontane. E invece i suoi bei 350 km di distanza ci sono tutti, e se a questi ci aggiungiamo i 90 km che dividono Girona da Barcellona è ben facile capire come la gran parte della prima giornata di vacanza sia stata fondamentalmente "on the road".

Alle 16 siamo a Valencia: bagagli in albergo, Aygo restituita all'Europcar, ed eccoci in metro alla volta del centro della città dove passiamo il resto della giornata.

Il giorno successivo, dopo un abbondante colazione (che sarà una piacevole costante anche nelle mattine successive), partiamo alla volta della Ciudad de las Artes y las Ciencias. In metro fino al Ponte Calatrava (quella sorta di ponte a forma di pettine che potete vedere nello slideshow) e da qui, a piedi, una lunga passeggiata nel letto del Turia (tra giardini, fontane, parchi e Gulliver) fino ad arrivare a destinazione. E quale meraviglia nell'ammirare le avveneristiche costruzioni della Ciudad! La prima impressione che ho avuto è stata di trovarmi di fronte ad una sorta di Valle dei Templi del futuro. Il Palau de les Arts, l'Hemisfèric, il Museo de las Ciencias, l'Umbracle.... Lo stupore lascia spazio alla volontà di approfondire la visita: biglietto unico per tutte le strutture - su due giorni e, per il primo giorno, visita al museo delle scienze e proiezione su schermo "a tutto tondo" nell'Hemisfèric (in rigorosa lingua catalana; ti danno delle avveneristiche cuffie dove puoi sentire la traduzione in inglese ma, stante l'elevato volume esterno, sono risultate inutili).
Il giorno successivo è la volta dell'Oceanogràfic (l'unica struttura che era sfuggita alla visione d'insieme del giorno precedente), la cui visita ci impegna quasi l'intera giornata.

E' il penultimo giorno di vacanze ed è il turno del porto di Valencia e dell'America's Cup. Giunti davanti all'entrata, già pregustavo le migliaia di foto che avrei scattato all'interno. Ma la sfiga è tornata ad occuparsi di noi ed ecco che, al primo scatto ancora all'esterno dell'area della competizione, la fotocamera compie un doppio giro della morte e si schianta rumorosamente sul marciapiede. Scontato dire che la caduta ha causato la rottura. Stavamo entrando all'interno del porto ma ci sembrava di entrare dentro una chiesa per assistere a un funerale. E tutta la visita, sebbene interessante, è all'insegna di questo stato d'animo.

Ma il saggio insiste, "mai perdersi d'animo", e così passiamo l'ultimo giorno a nostra disposizione in giro per la città e gli innumerevoli giardini che la colorano fino all'ultimo minuto disponibile per non arrivare tardi all'aereoporto e non perdere il volo del ritorno!

martedì, maggio 22, 2007

All dogs go to heaven

Lilla (1991 - May 22, 2007)