sabato, giugno 26, 2010

Atto finale: OCC & Woodbury Outlet

Per completare questa postuma nonchè tardiva testimonianza delle nostre recenti vacanze, rimane da raccontare l'ultima "missione" compiuta prima di aver lasciato gli States.
Lasciata Niagara Falls, a bordo della nostra Dodge Caravan ci dirigiamo nuovamente verso lo stato di New York. La destinazione è la contea di Orange, ad un centinaio di km da New York City. Arriviamo in zona nel pomeriggio, e prima di raggiungere la cittadina di Newburgh, dove abbiamo prenotato il nostro hotel, facciamo sosta al negozio/show room della Orange County Choppers, istituzione americana nel campo delle moto "custom" fino a poco prima a me totalmente sconosciuta (un grazie all'amico Giorgione). Usciamo dalla OCC con tante foto e alcuni acquisti, tra i quali la miniatura "bobbling head" di Paul Sr, che vedete in ultima foto nello slideshow. A Newburgh ci accoglie un'atmosfera che si direbbe essere quella da tipica provincia americana, che sperimentiamo principalmente nel ristorante (molto "a stelle e strisce") in cui ceniamo la sera stessa e quella seguente.

Il giorno dopo è lo "shopping day"; lo scenario dove si svolgono le nostre scorribande è il Woodbury Common Premium Outlets con i suoi 220 negozi delle marche più famose; è l'occasione migliore per tutti per rifarsi il guardaroba approfittando dei prezzi convenienti e del vantaggio del cambio dollaro/euro (anche se molto meno vantaggioso del recente passato).

Con le valigie stracolme, il giorno seguente lasciamo la contea di Orange e raggiungiamo l'aeroporto JFK di New York; è ora di tornare in patria e dare termine a questa fantastica avventura.

venerdì, giugno 18, 2010

Niagara Falls

Arrivati a Niagara Falls già in ritardo, incappiamo in un addetto doganale canadese piuttosto ostico che ci fa perdere ulteriormente tempo. Il ritardo accumulato torna però a nostro vantaggio quando mettiamo piede all'Embassy Hotel. Della tipologia di camera da noi prenotata non c'è disponibilità e quindi ci danno un upgrade gratuito assegnandoci le suites dell'hotel. Ci ritroviamo così al 39° e al 42° piano, in due stanze che sono in realtà appartamenti e con una vista sulle cascate che semplicemente toglie il fiato.

Il giorno dedicato alla visita delle cascate non può che passare per le sue attrazioni principali:
  • Niagara's Fury: the creation of the falls; una sorta di esperienza 4d che per mezzo di immagini, suoni e altri input sensoriali mostra la nascita delle cascate dallo scongelamento dei ghiacci dell'ultima era glaciale.
  • Journey behind the falls: un percorso scavato nella roccia che porta il visitatore dietro le cascate e al suo fianco
  • Maid of the mist: il battello che, dopo aver costeggiato le american falls, si spinge incredibilmente vicino alle horseshoe falls per ammirare la potenza delle acque da una prospettiva unica.
La giornata è semplicemente stupenda e l'afflusso di turisti non ancora critico; ne esce fuori una giornata godibilissima che si conclude con un giro preserale ad un vicino outlet ed una squisita (ed abbordabile per quanto concerne il prezzo) aragosta per cena.

La vacanza si avvicina alla sua conclusione ma c'è ancora una missione da compiere... e un altro post da attendere.

venerdì, giugno 11, 2010

I 6 giorni di New York

Eravamo rimasti al nostro arrivo nella Grande Mela, il lontano 12 Maggio scorso. A quasi un mese di distanza trovo il tempo di scrivere un po' di questa nostra fantastica avventura in terra statunitense. Un mix perfetto che si è così svolto:
  1. 13 maggio: immancabile l'itinerario, partendo dal nostro albergo tra la 42nd street e la 3rd avenue, lungo la stessa 42nd fino ad arrivare all' incontro con la 5th avenue e Broadway, lì dove sorge quell'ineguagliabile calderone di input soprattutto visivi che è Times Square. Così come inevitabile è il richiamo dell'Empire State Building, alla cui visita dedichiamo le ore centrali del giorno. Per concludere la giornata ci godiamo il tramonto e la discesa del buio su Manhattan a bordo di un traghetto intorno l'isola stessa.
  2. 14 maggio: è la volta di arrivare a Lower Manhattan. Stazione metro di arrivo: Wall Street, all'uscita della quale ci troviamo di fronte la graziosa Trinity church. Poi giù lungo Wall Street stessa fino a raggiungere South street. Qui visitiamo la curiosa mostra Bodies, per poi proseguire verso l'immancabile ponte di Brooklyn. Attraversatolo interamente, riprendiamo la metro per riportarci in zona Ground Zero a Lower Manhattan e dare uno sguardo all'immenso cantiere e al museo-tributo dedicato all'11 Settembre. Per la serata ci immergiamo nella follia di Times Square e dintorni. D'obbligo la sosta all'Hard Rock Cafè, in particolare al suo negozio.
  3. 15 maggio: è il giorno dedicato a Central Park. Decidiamo di girare per l'immenso polmone verde di New York in bicicletta, circumnavigandolo interamente e facendo varie soste. Lungo il tragitto, sosta pressoché obbligatoria al Museo di Storia Naturale. Riconsegnati i mezzi di trasporto, raggiungiamo il vicino zoo per una rapida visita. Per la serata, dopo un po' di shopping sulla Quinta strada (d'obbligo la sosta all'Apple Store), ci lasciamo affascinare dai miliardi di luci della città osservandone il panorama dal Top of the Rocks (la torre più alta del Rockefeller Center).
  4. 16 maggio: il primo appuntamento mattutino è l'Intrepid Sea Air & Space Museum; in breve, un vero sottomarino e una portaerei ancorati al Manhattan Cruise Terminal e completamente visitabili: alternativo e interessante. il secondo appuntamento è la visita di Chinatown e Little Italy, con tanto di pranzo cinese e acquisto di souvenir. Per la serata l'appuntamento è chic: cena al The View restaurant, il ristorante rotante al 47 piano del Marriott Hotel direttamente su Times Square.
  5. 17 maggio: è la giornata dedicata allo shopping: Macy's e Century 21 le mete principali. Nel primo pomeriggio ci troviamo in zona Madison Square Park, dove Broadway incontra la Quinta strada. Qui, risalendo lungo la Broadway, arriviamo di nuovo a Times Square dove, curiosi, entriamo in quell'universo di giocattoli che è Toys R Us. La cena è in un ristorante coreano dove ci incontriamo con Francesco, un mio vecchio compagno di Liceo ora newyork-ese che non vedevo appunto dai tempi del liceo. Piacevole averlo rincontrato e interessante il farsi raccontare la sua esperienza di vita nella metropoli americana.
  6. 18 maggio: da tempo prenotata tramite internet, la visita alla Statua della Libertà è riservata proprio per questo giorno. Meterologicamente il giorno peggiore da quando siamo arrivati: cielo coperto e pioggia continua. Dopo il laborioso check in saliamo a bordo del traghetto che ci porta a Liberty Island: dopo aver raggiunto il basamento dove poggia la Signora, con in nostri Crown Ticket ci arrampichiamo per una lunga scala a chiocciola che ci porta appunto fino alla corona, sulla testa della signora stessa. Giunti a destinazione, complice anche il cattivo tempo, c'è poco altro da fare se non prendere la scala a chiocciola di discesa e tornare al basamento. Provati dalla fatica e stressati dal tempo, torniamo a Midtown dove, dopo un intervallo-shopping dedicato alle calzature, torniamo in albergo per un po' di riposo. Nel tardo pomeriggio decidiamo di andare al Museo delle cere di Madame Tussauds: una visita che si rivelerà divertente.
Il 19 maggio è il giorno in cui lasciamo New York. Ad un isolato dall'albergo ritiriamo l'auto prenotata tempo prima (una immensa Dodge Caravan che riesce a contenere senza problemi tutti i nostri bagagli) e ci muoviamo in direzione Niagara Falls, Ontario, Canada. Sono circa 700 i km da percorrere, quindi la giornata è praticamente incentrata sul viaggio, ulteriormente complicato dalla presenza di un incidente che ci fa perdere più di 2 ore. Notevole la pausa pranzo in una Longhorn Steakhouse, dove ci portano la porzione di dolce più grande che abbia mai potuto vedere nella mia vita!

Qui finiscono le cronache dell'avventura a New York, ma non quelle della nostra vacanza, che proseguiranno nel prossimo post. In chiusura l'immancabile slideshow. Once again, stay tuned...