mercoledì, aprile 18, 2007

Il tassista psicopatico

"Poste Italiane di merda...."
E' iniziato così il breve dialogo con un tassista di Genova, dopo alcuni minuti dalla partenza dall'aereoporto. E' con queste parole che il tassista, sollecitato da una fiat panda marchiata "Poste Italiane" guidata da una distinta signora che ha avuto la sventura di passare al suo fianco, ha deciso di rompere il silenzio che regnava dalla partenza.
Io, per non lasciar morire il tentativo di conversazione, chiedo:
"Ce l'ha con le Poste Italiane???"
E qui l'uomo parte con il suo colorito monologo, con il piú classico accento genovese, di cui riporto di seguito alcuni stralci.
"Ce l'ho con tutti gli statali e i comunisti di merda ..."
"... che tanto vincono di nuovo sti comunisti di merda e ce li ritroviamo ancora al potere ..."

(indicando un manifesto elettorale con quella che dovrebbe essere l'attuale sindaco di Genova) - "... eccola lí quella faccia di merda. Lo sa cosa ci ha detto, di redimere le puttane. Ha detto di redimere le puttane quando entrano nei taxi. Cosa vuole che me ne freghi a me se una é puttana. Mica sono un predicatore io. Si preoccupassero degli immigrati, non delle puttane, che qui succede come a Milano con i cinesi ..."
"Ci sono quartieri interamente popolati da immigrati anche qui a Genova?"
"e si qui a Sampierdarena ce se sono molti. E anche alcune zone vicino al centro. Non le consiglio di passarci di notte. Sono principalmente ecuadoriani. Le donne son venute qua a lavorare e poi si son portati i mariti. Son sempre lí ubriachi fradici sti merdosi. Facessero pulizia di tutta sta merda. Certo non sono tutte merde, c'é tanta brava gente ..."
"... e quelli degli aereoporti. Sono i più pagati e stanno sempre lí a fare sciopero ste facce di merda. Che io per guadagnare come loro cosa dovrei fare, stare qui a fare corse dalle 4 della mattina ..." - e qui incontrava il mio consenso visto che venivo da una mattinata passata in aereoporto a causa di disguidi aziendali e da un volo in ritardo per il solito problema del personale di terra di Fiumicino (vedi post successivo).
"... adesso lei se ne va nel suo bel palazzo, con i suoi bei dirigenti facce di merda ... ha bisogno della ricevuta?"
"Si"
"Sono 12 euro e 80"
"Faccia anche 15"
"Grazie eh, vuole qualche ricevuta in bianco? Li faccia pagare a ste merde che lei lavora e si sbatte a destra e sinistra e loro stanno lí a riempirsi le tasche senza fare un cazzo ..."
Immancabilmente ripensando a posteriori all'episodio mi é venuto in mente il mitico film di Martin Scorsese (Taxi Driver), ma curiosamente, durante il tragitto, ho ricordato il mitico video dei Red Hot Chili Peppers (By The Way) dove il cantante si ritrovava prigioniero di un tassista, loro esagitato fan, che lo coinvolgeva in una folle corsa per le strade della città. E mentre lo psicopatico parlava io pensavo di rischiare di rivivere la stessa folle avventura. Belin.

Nessun commento: