giovedì, aprile 29, 2010

Dalla Sardegna alle Puglie

Terminata la nervosa trasferta in terra sarda (nervosa perchè, per capricci non miei, sono dovuto rientrare in "continente" mercoledì sera per poi tornare sul posto giovedì sera e nuovamente rientrare venerdì sera), come il simpatico "porceddu" immortalato mercoledì pomeriggio sulla strada da Teulada verso Cagliari mi sono rimesso in strada per raggiungere di nuovo la Puglia (da dove scrivo) per altre 2 settimane di "agonia" lavorativa. Attività che trovo la forza di svolgere avendo in mente il meritato riposo che mi aspetta proprio tra 2 settimane, quando staccherò la spina per almeno venti giorni. Ancora 9 giorni all'ora X .... dai Ame che ce la fai!!!

martedì, aprile 20, 2010

Capo Teulada

Finito lo stop forzato dal lavoro causato dall'intervento di cui scrivevo nel post precedente, sono tornato ad occuparmi del progetto al quale stavo lavorando in precedenza (vedasi la trasferta in terra pugliese). Un progetto che odio, che non mi da soddisfazioni ne dal punto di vista professionale, tantomeno dal punto di vista umano, e dal quale spero di uscire presto. Ma che almeno, dolce consolazione, mi ha portato in questi giorni in uno dei posto più belli e selvaggi della nostra Sardegna, all'estremità sud-occidentale dell'isola stessa. Una breve escursione in auto nel tardo pomeriggio di ieri mi ha portato appunto a scoprirne la bellezza. Colline verdi che si affacciano su un mare cristallino e stradine tortuose (e tra l'altro meravigliosamente asfaltate) che vi si aggrovigliano e che già sogno di cavalcare un giorno (spero non troppo lontano) con la mia moto. E lungo la strada è un susseguirsi di baie, calette, isole e poche tracce (almeno in questo periodo dell'anno) di attività umana; un paradiso che scorre sotto le ruote dell'auto e che mi invita più e più volte a fermarmi per immortalare lo scenario con la mia fotocamera, che ringrazio il cielo di aver portato. Il risultato lo vedete nello slideshow che chiude il post, e come spesso accade ogni immagine vale più di mille parole...




lunedì, aprile 19, 2010

Eppur ci vedo

Non soffrivo di una miopia grave; un paio di diottrie per occhio, più un debole difetto di astigmatismo. Ma comunque la cosa mi costringeva all'utilizzo di occhiali o lenti a contatto; e con la mia epocale tendenza alla distrazione e la mia congenita pigrizia non vi dico quanti occhiali abbia perso o rotto e quanto mi pesasse procedere alla pulizia delle lentine (che infatti spesso non pulivo). Da qui la decisione di procedere a un intervento correttivo di chirurgia refrattiva (comunemente chiamato intervento laser), a cui mi sono sottoposto, allegerendomi di ben 800 euri, lo scorso 9 Aprile a Siena.
Intervento a cui mi sono avvicinato con una certa apprensione: va bene che l'intervento è ormai considerato poco più di un'ordinaria prassi ma l'idea di sparaflasharmi un laser nell'occhio e la paura dell'errore irreversibile gettavano su di me un ombra di preoccupazione. Ed anche i giorni successivi all'intervento ti lasciano quel senso di inquietudine perchè non hai segnali che indichino la buona riuscita dell'intervento (e questo anche e nonostante la conferma di buona riuscita nella visita di controllo effettuata 4 giorni dopo): si vede sfocato e si sentono gli occhi pesanti. Ora che sono passati 10 giorni inizio a "vedere" concretamente i risultati dell'intervento. Eh si, la mattina mi sveglio e senza bisogno di fare altro vedo concretamente gli oggetti intorno a me e leggo l'orario dal display dello stereo, e la sensazione è decisamente gradevole. Ora c'è solo da sperare che la cosa duri e che non intercorrano altri problemi a perturbare la mia situazione oculistica.

venerdì, aprile 02, 2010

Breve cronaca dalle Puglie

Due settimane e mezzo di permanenza in terra pugliese sono terminate con un giorno di anticipo. Tralasciando le insoddisfazioni professionali per il tipo di attività che ho svolto (e continuerò a svolgere in giro per l'Italia nei prossimi mesi), e il poco tempo a disposizione per trastullo (praticamente un solo weekend) è stata una bella permanenza in una terra che non conoscevo benissimo e che ha tanti aspetti interessanti: una storia non indifferente, il mare, il sole, il verde delle campagne, il cibo, il vino, le belle donne.... Tutte cose che l'hanno lanciata ai posti alti della mia hit parade personale delle regioni italiane che preferisco. E dire che mi sono limitato alla sola parte centrale della regione (province di Barletta-Andria-Trani e di Bari); ma sono previste altre trasferte durante l'anno (la prossima già da fine aprile), che spero di poter utilizzare esplorando i territori a nord e a sud. Intanto chiudo il post con il consueto slideshow di foto e vi rimando alle prossime avventure.