venerdì, ottobre 31, 2008

Back to Mons

La scimmietta della Grand Place di Mons

Scrivo che è già venerdì e sono 5 giorni che sono arrivato; anzi tornato; tornato in quel Belgio e quella placida cittadina che è Mons dopo le avventure di inizio settembre. Beh, placida non molto poi, visto che mercoledì mattina ho trovato un vetro dell'auto noleggiata in frantumi con tentativo di furto infruttuoso (all'interno l'auto non conteneva niente). E quindi, così come la volta precedente (sebbene per un motivo diverso ma sempre legato all'auto), mi sono dovuto ridirigere a Bruxelles per cambiare autovettura, visto che non è consigliabile girare in auto senza vetro ad una temperatura che varia dai +7,5 ai -3 gradi centigradi.

Per il resto, la settimana è stata piuttosto impegnativa dal punto di vista lavorativo, allietata solamente da laute cene in compagnia degli altri colleghi che si trovavano quì con me e che sono ripartiti oggi per l'Italia. E al loro ritorno seguirà il mio di domani, come a sorpresa mi è stato comunicato oggi alle 4 di pomeriggio. Un ritorno che sospende l'attività che stavo svolgendo e che quindi presupporrà un mio prossimo ritorno in terra belga. Stay tuned.

domenica, ottobre 19, 2008

Amerhol

Non è il nome di un aperitivo ma il risultato dell'applicazione su una mia foto in primo piano del Warholizer 2, raggiungibile a questo indirizzo, che tenta di trattare la foto nello stesso modo che avrebbe usato Andy Warhol per le sue creazioni di pop-art. Sul sito è possibile anche raggiungere la prima versione (il Warholizer 1), ma non ottengo alcun risultato all'upload della foto. Peccato.

venerdì, ottobre 17, 2008

Una distruttiva settimana in Irpinia

Il santuario di Montevergine

Con oggi si è conclusa l'ennesima trasferta di lavoro, che questa volta mi ha visto raggiungere l'Irpinia e Avellino. Ed è stata una delle trasferte più piacevoli e coinvolgenti degli ultimi tempi, grazie alla cortesia e all'ospitalità delle persone del luogo (primo tra tutti il grande Roberto), alla bontà dei cibi e del vino locali (con il mitico Carmine e il suo ristorantino a Mercogliano che ci ha rimpinzato la panza nei vari pranzi e cene), alla vicinanza di Napoli (meta di una trasferta di piacere nella serata di Mercoledì).

Torno con chili in più, tassi alcolici nel sangue irrimediabilmente compromessi e senza voce, persa da qualche parte sulla strada tra Napoli e Avellino a causa della mia sbadataggine. Ora, dopo i godimenti dell'intera settimana, è ora ristabilire un po' di equilibrio nel corpo e nello spirito.

Il centauro che è in me

Riprendo in mano il blog dopo una settimana per tornare indietro proprio di una settimana e documentare il mio sabato in giro per le strade laziali, in compagnia di Jessy e a cavallo della mia Hornet...
Partiamo da Latina con l'obiettivo di raggiungere Rieti, lungo un itinerario non meglio pianificato ma che prevede inizialmente di muoversi in direzione di Valmontone; passiamo così, su strade più o meno coinvolgenti dal punto di vista motociclistico, per Cori, Giulianello, Artena ... e così via lungo l'itinerario che ho pazientemente tracciato su Google Earth e che vedete nello snapshot di chiusura. Raggiunta Valmontone ci muoviamo in direzione di Tivoli, dove ci fermiamo nei pressi di Villa d'Este per sgranchire un po' le membra, e quindi della statale Salaria, lungo un percorso vorticoso che passa per Palombara Sabina, che vedete immortalata nella foto di apertura. Quando raggiungiamo la Salaria siamo a metà strada tra Roma e Rieti, e vista l'ora e il nostro livello di stanchezza decidiamo di girare verso la capitale e avviarci sulla via del ritorno; passiamo dalla Salaria alla Nomentana e raggiungiamo il GRA, dove in un baleno raggiungiamo l'Anagnina e usciamo in direzione Grottaferrata. Siamo ormai vicini a casa, ma prima è d'obbligo una sosta per un ricco panino con la porchetta sulle pendici del Lago di Albano.

Quando arriviamo a casa i km segnati dal tachimetro sono più di 230, e incorniciano una giornata su due ruote soleggiata, piacevole e stancante.

sabato, ottobre 11, 2008

Ame's Yearbook 1950 - 2000

L'applicazione la trovate su questo sito e un esempio dei suoi risultati esilaranti lo vedete nello slideshow qui sotto, che riassume come sarei potuto essere se fossi stato un giovane dal l'anno 1950 all'anno 2000, di 2 anni in 2 anni. Stavolta vi risparmio il sondaggio, ma a mio parere tra le trasformazioni più riuscite ci sono quelle.....
  • del 1966 (versione Kevin Costner in Gli Intoccabili);
  • del 1968 (versione Ringo Starr);
  • del 1982 (versione Michael Jackson bianco quando lui era nero);
  • del 1984 (versione Robert Plant moro);
  • del 1986 (versione Russel Crowe);
  • del 1990 (versione MacGyver);
C'è da dire comunque che, in conclusione, qualunque sia il look e l'acconciatura, ci troviamo definitivamente davanti ad un uooooomo che è una libidine....

martedì, ottobre 07, 2008

Greetings from Anzio (so close to home...)

Ebbene si, perchè anche se praticamente parto da casa la mattina e ci ritorno nel pomeriggio non troppo inoltrato, tecnicamente si tratta pur sempre di una trasferta di lavoro. E quindi è d'obbligo lasciarne traccia nella Tana. Niente altro da aggiungere se non che oggi è stata una bella giornata di sole (come risulta chiaro dalla foto quì sopra) e spero che tali condizioni persistano fino al weekend (compreso) per aver modo di sfogare i miei istinti centauri (ultimamente un po' repressi).

domenica, ottobre 05, 2008

Fuck Fiat

Lo sappiamo che la più importante casa automobilistica italiana è sempre stata oggetto di considerazioni controverse: chi non vi rinuncerebbe mai, chi non la comprerebbe neanche sotto tortura. E quanti slogan a rimarcare le fantastiche produzioni della casa torinese ("La Fiat di cazzate ne ha fatte più D'UNA" - lo sbrinatore sul lunotto posteriore di una Fiat serve a non aver freddo alle mani quando si spinge...); non ci si mettono solo gli italiani, anche gli stranieri hanno la loro scorta di battute (FIAT, Feeble Italian Attempt at Transportation...).

Ma quando a colpire non è la fantasia comica degli italiani, nè quella sagace degli stranieri, bensì la tragicomica realtà, non ci sono punti di arpiglio. A quanto ho capito si tratta di una concessionaria brasiliana la cui responsabile è una povera donna di nome JULIANA FUCK. Ahahaha...

Via Photoshop Disasters

giovedì, ottobre 02, 2008

Genova, once again

L'ultima settimana genovese risaliva ai primi di Luglio, ma nonostante ciò ho ormai l'attitudine a considerare la città ligure la mia seconda casa, ed è per questo che stavo tralasciando il fatto di menzionare la trasferta sul blog. Ma una delle principali missioni della tana è quella di tenere traccia dei miei spostamenti, e quindi eccomi a scriverne, anche se ormai la settimana volge al termine e domani è il giorno del rientro. Una settimana di tempo nuvoloso e piogge sparse, e na settimana di intenso lavoro, come sempre mi accade quando si tratta di Genova; ma il weekend si avvicina...

mercoledì, ottobre 01, 2008

Ame the Hitman

Più spietato di Clint Eastwood, più sexy di Claudio Bisio....