domenica, gennaio 18, 2009

Nuove cronache dall'Anatolia - giorno 5

OVVERO: domenica turka

E' domenica, nonostante il freddo splende il sole e così il TEAM decide di dedicarsi ad attività da turisti: la mattina inizia, ovviamente, con calma, e ci vede per la prima parte in giro per il caotico centro di Ankara: qui, anche se è domenica, la maggior parte dei negozi sono aperti e una moltitudine di persone si riversa per i marciapiedi entrando e uscendo da negozi, bar, fast food...

Tra chi è in cerca di musica pop turca, chi deve farsi ripristinare il suo communicator inchiodato e chi semplicemente si aggira per i vari negozi cercando di fiutare il vero affare, la mattinata vola via. Pranziamo così in un tipico fast food turco che propone panini con doner kebab e ci rimettiamo in moviemento, ma la temperatura (complice, forse, la digestione) sembra ancora più rigida e così poco dopo decidiamo di rifugiarci in un tipico bar turco dove sorseggiamo un tipico tè turco e fumiamo un tipico narghilè alla fragola (vedi foto). Tra una chiacchierata e un'altra il tempo vola, e quando usciamo dal bar le ore 16 sono passate da un pezzo.

Raggiungiamo di nuovo la macchina e ci mettiamo alla ricerca della fantomatica "città vecchia": fantomatica perchè più e più volte ne abbiamo sentito parlare ma non ne abbiamo mai visto traccia; eppure con la topografia della città abbiamo ormai una certa confidenza. A tale proposito in mattinata avevamo chiesto in albergo e la zona ci era stata segnala sulla cartina, ma allo stesso modo ci era stato consigliato di non andare in quanto "non c'era nulla di interessante". Impavidi, ci muoviamo lungo la Ataturk bulvari fino al punto in cui decidiamo di girare. E lì, percorso poco più di un kilometro, scopriamo finalmente l'ubicazione della città vecchia: sulla sinistra, il panorama si apre su 2 colline completamente ricoperte di vecchie case in quelle che sembrano essere delle simil-favelas, mentre di fronte a noi, in alto, appare un muro di cinta di quella che sembra essere una sorta di cittadella. La raggiungiamo, parcheggiamo con l'ausilio di un baby-parcheggiatore e ci dirigiamo all'interno di essa: la realtà che ci circonda è completamente diversa dai moderni scenari di Ankara a cui siamo soliti. I negozi eleganti lasciano il posto a negozi di cianfrusaglie in bronzo, ceramiche, spezie, robivecchi e osterie, e tutt'intorno ci sono tracce evidenti di povertà e squallore. La situazione non sembra critica dal punto di vista della sicurezza, ma decidiamo comunque, dopo aver ammirato un paio di bei panorami sull'intera città, di non farci sorprendere dal buio all'interno della cittadella. Tornando indietro, vicino al posteggio troviamo un Museo della Cultura e decidiamo di visitarlo: a suo modo, interessante.

Si ritorna in albergo per un paio d'ore di relax, e quindi ci muoviamo di nuovo in direzione del centro per la cena: troviamo un tipico ristorante turco che ci propone una tipica cena turca con antipasto a base di yogurt, carne cruda e verdure e un piatto principale di carne e verdure spaventosamente abbondante: pollo, agnello, montone, peperoncini verdi, melanzane, pomodori, riso... il tutto accompagnato da sproporzionate focacce dimensione "federa di cuscino". In sostanza, durante la notte rischio la detonazione: speriamo di recuperare l'equilibrio intestinale prima di domani, per evitare spiacevoli inconvenienti sul luogo di lavoro :-D

3 commenti:

Unknown ha detto...

ahoo ma sei scomparso dal web!!! Mo capisco perché te stai sempre di piú dedicando al

drug addicted!!


hihihihi

Ame ha detto...

io scomparso dal web??? Ma come, guarda quanto caspita scrivo!!!!

Tu piuttosto non me la racconti giusta .... qua devo chiedere delucidazioni alla Manu

Unknown ha detto...

Stò allestì l'acquario...la mia nuova passione!!