sabato, luglio 26, 2008

Cronache da Santo Domingo - giorno 6

OVVERO: Nello (con la doppia L rigorosamente nasale)

Santo Domingo: tipiche linee aeree per la distribuzione dell'elettricità

Giornata metereologicamente perturbata quella odierna a Santo Domingo: ma nonostante ciò è stata la giornata in cui più ho sofferto il caldo, e le striature bianche di sudore sulla mia polo nera, al mio rientro in albergo stasera alle 19, ne erano la più eclatante testimonianza. Un primo veloce scroscio di pioggia c'è stato verso le 9, sulla strada per San Isidro; ma il resto della mattinata, complice la postazione di lavoro - un bel prato verde bagnato dalla pioggia e arroventato dal sole, è stato un lento "cucinarsi al vapore". La pioggia si è riproposta, in forma più consistente, dalle 16 in poi, procurando quel sollievo che il veloce scroscio mattutino non era riuscito a creare.

Intanto il folto gruppo di italiani da tempo presenti in loco e ai quali io mi sono aggiunto solo recentemente, si sta pian piano sfoltendo: il primo rientro è stato mercoledì, altri ce ne saranno tra domani e domenica. Per le nostre cene l'appuntamento principale continua ad essere al Cappuccino, dove la simpatia del gestore Nello (rigorosamente da pronunciare con la doppia L nasale) è piacevole e contagiosa. Non deve meravigliare che si parli principalmente di ristoranti italiani: le attività imprenditoriali dei nostri connazionali nella Repubblica Dominicana sono molteplici, anche e soprattutto nel campo della ristorazione e degli alberghi; in conclusione, nella maggior parte dei casi, i ristoranti italiani sono quelli che offrono il miglior rapporto qualità/prezzo; e per di più si gode del vantaggio di continuare a sentirsi in contatto con l'Italia. Particolarmente interessanti quei piatti in cui la ricetta italiana trova realizzazione per mezzo di ingredienti locali: ad esempio il superlativo risotto alla zucca mangiato da Nello un paio di giorni fa; una delizia per il palato.

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