Inaspettatamente mi ritrovo a scrivere dalla capitale del soleggiato paese caraibico; dico inaspettatamente non perchè mi sia risvegliato in terra dominicana, ma perchè questa ennesima trasferta di lavoro è stata piuttosto perentoria e imprevista. Ebbene si perchè, almeno per il momento, di lavoro si tratta; "almeno per il momento" perchè, dopo il 1° agosto, finirà il trabalho e, insieme ad Uzza che nel frattempo mi avrà raggiunto, co godremo una settimana di sole e mare caraibico in qualche spiaggetta di sabbia bianca e contornata di palme!
Sono arrivato domenica sera dopo un viaggio di più di 13 ore (ma non poteva essere altrimenti) e, da allora fino ad oggi, è stato solo trabalho e cene in ristoranti italioti. Il caldo si fa sentire (ancor di più a causa dell'umidità, massiccia in questo periodo dell'anno) e il lavoro sotto il sole o in locali non condizionati rallenta in breve volgere di tempo; capisci allora perchè i dominicani sembrano sempre vivere "al rallentatore". Per il resto Santo Domingo da l'impressione di essere una città davvero caotica, con un traffico consistente composto essenzialmente di massicci SUV, scassatissime auto e mastodontici camion. Ancora una volta, come già, anche se in tono sicuramente minore, a Dhaka l'anno scorso, si nota la netta differenza tra la parte agiata della città e la grande parte meno abbiente o ddcisamente povera. Ancora non ho scattato foto da pubblicare, quindi quella in apertura è di repertorio! Hasta manana.
Sono arrivato domenica sera dopo un viaggio di più di 13 ore (ma non poteva essere altrimenti) e, da allora fino ad oggi, è stato solo trabalho e cene in ristoranti italioti. Il caldo si fa sentire (ancor di più a causa dell'umidità, massiccia in questo periodo dell'anno) e il lavoro sotto il sole o in locali non condizionati rallenta in breve volgere di tempo; capisci allora perchè i dominicani sembrano sempre vivere "al rallentatore". Per il resto Santo Domingo da l'impressione di essere una città davvero caotica, con un traffico consistente composto essenzialmente di massicci SUV, scassatissime auto e mastodontici camion. Ancora una volta, come già, anche se in tono sicuramente minore, a Dhaka l'anno scorso, si nota la netta differenza tra la parte agiata della città e la grande parte meno abbiente o ddcisamente povera. Ancora non ho scattato foto da pubblicare, quindi quella in apertura è di repertorio! Hasta manana.
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