lunedì, settembre 15, 2008

Cronache dal Belgio - giorni 13 e 14

OVVERO: Greetings from AntwerpenAnversa, la Grote Markt e la statua dedicata a Bribo


Un "Cronache da..." con sottotitolo "Greetings from..." ... ormai il succedersi di post di questo tipo sta assumendo tonalità tendenti al grottesco! Ma nessun altro sottotitolo sarebbe stato più azzeccato di questo, perchè per l'ultimo fine settimana belga prima del rientro abbiamo deciso di trasferirci ad Anversa (circa 200 km da Mons), pernottamento compreso, per dedicarci alla visita della seconda città per importanza del Belgio.

E sabato mattina così si saluta Mons, senza neanche avere la possibilità, causa avverse condi-meteo, di dare un'ultima desiderata strofinatina alla capoccia della scimmietta della Grand Place (mi sono accorto, revisionando le foto, di non aver scattato alcuna foto alla scimmietta; accidenti! - provvederò a novembre quando tornerò da queste parti). Le scorrevoli (e soprattutto, gratuite) autostrade belghe ci portano verso Bruxelles, per girare intorno alla città e condurci in direzione nord-est, verso il Mare del Nord e verso l'Olanda. E' qui che giace Anversa (o Anverse in francese, o Antwerp in inglese, o Antwerpen in fiammingo - la lingua locale), in posizione privilegiata sulle rive del fiume Scheldt che la collegano al Mare del Nord.

La prima impressione che ci regala la città non è delle migliori: raggiungere l'albergo sarà tutt'altro che facile (a causa della sua posizione centrale, di alcune deviazioni temporanee del traffico che mandano in tilt il mio Nokia Maps e dei segnali stradali scritti esclusivamente in fiammingo) e parcheggiare tutt'altro che economico: in tutte le strade della città il parcheggio è a pagamento 7 giorni su 7 dalle 9 alle 22 ed è consentito per massimo tre ore (ma se si tratta di non più di 10 minuti la sosta è gratuita), dove la prima ora costa 1,50 €, la seconda ora 2,50 € e la terza ora 3,50 € - per un totale di 7,50 € per 3 ore di sosta; meglio allora rivolgersi alle numerose aree di parcheggio, dove comunque la tariffa varia dagli 1,80 € ai 2,20 €.
Rassegnatici alla triste realtà, scegliamo uno dei parcheggi vicini e prendiamo possesso della stanza, per poi dedicarci immediatamente alla città. L'hotel è nelle immediate vicinanze della Stazione Centrale, un bell'edificio che però si sta rifacendo il lifting e quindi è poco adatto ad essere fotografato, nel quartiere del commercio dei diamanti: nei pressi ci sono lo zoo, l'inevitabile Museo dei Diamanti e Aquatopia, un avveneristico acquario, mentre nei dintorni della zona la popolazione è in prevalenza composta di ebrei (riconoscibilissimi per il loro originale aspetto e i sorprendenti copricapo).

Ci muoviamo a piedi in direzione del centro, lungo viali affollati di gente a piedi, in bicicletta, su monopattini e altri ecologici mezzi di locomozione, con profusione di negozi e ristoranti ai bordi delle strade e ricca mescolanza di razze e colori di pelle diversi. Raggiungiamo prima la Groenplaats, con la imponente Cattedrale di Notre Dame, e poi la Grote Markt (ovvero la Grand Place), con i bellissimi palazzi circostanti e la statua di Bribo, personaggio leggendario a cui si deve il nome della città. Continuiamo poi in direzione del fiume e di nuovo indietro per altri percorsi dove si susseguono scorci suggestivi e testimonianze di gloriosa storia. Degno di visita anche il quartiere di Zurenborg, prevalentemente residenziale ma dove tutte le costruzione risalgono al periodo della belle-époque, e l'intero quartiere ha quindi un look particolare ed estremamente affascinante. Per la cena scegliamo uno dei numerosi ristoranti del centro, in particolare specializzato in piatti di pasta perchè rimane l'unico caso in cui il menù ci risulta leggermente più comprensibile. Capirsi non è comunque un problema perchè praticamente tutte le persone parlano un comprensibile inglese.

Si fa domenica e rimane a disposizione l'ultima mezza giornata prima di doverci dirigere verso l'aeroporto internazionale di Bruxelles. La giornata è soleggiata ma ventosa, e la dedichiamo alla visita del Museo del Diamante e della Casa di Rubens (due "must", qualora decidiate di visitare la città), visite che risultano piacevoli e interessanti e che suggellano opportunamente la nostra visita all'interessantissima città belga. Le uniche note negative sono state il costo dei parcheggi (ma va...) e il poco tempo a disposizione. Vaarwel!

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