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Da un grande potere derivano grandi responsabilità", diceva lo zio a Peter Parker; un concetto semplice, forse didascalico, ma che proprio dalla sua semplicità deriva tutta la sua forza. Responsabilità; questo è un concetto fondamentale e che si esplica su tutti i livelli della vita umana; deve essere responsabile il papà con il proprio piccolo, perchè ha su di lui, nella fase della crescita, un enorme potere e condizionerà la personalità del bambino adulto; deve essere responsabile il dirigente di un'azienda perchè dalle sue decisioni (espressioni del potere che gli è conferito) dipendono le sorti dell'azienda stessa e di tutti i dipendenti che vi lavorano; deve essere responsabile il capo del governo di un paese perchè è su di lui che il popolo ha riposto le proprie speranze di avere un benessere ed una vita migliori.
Mi viene in mente la notizia data qualche giorno fa del
presidente brasiliano Lula che chiede pubblicamente scusa alla nazione per gli scandali di corruzione che hanno colpito il suo governo. E penso a quante persone qui in Italia dovrebbero chiedere scusa per quello che hanno fatto e, purtroppo, stanno ancora facendo: e se ne potrebbero nominare a frotte ma non posso che pensare al nostro caro
Berluska o, come lo chiama Beppe Grillo, il "
portatore nano di democrazie". Sarà perchè è il più esposto? Sarà perchè è un uomo di grande potere? Vere entrambe le cose, ma è ancora più vero il fatto che sia un pagliaccio,
uno per il quale apparire è molto più importante di essere (con quel suo volto perennemente sorridente ed inceronato, da voltastomaco), un essere che usa il proprio potere solo per fare in modo che questo si accresca sempre di più, di più, di più; assicurazioni, finanziarie, libri, televisioni, carta stampata, squadre di calcio, immobili, attività commerciali e pubblicitarie (date un'occhiata a
questa pagina) ...
E quest'essere è alla guida del paese e, invece di
chiedere scusa, continua a sbandierare la bontà delle proprie azioni di governo quando tutto intorno l'Italia sta crollando e collassando su quel buco nero di immense proporzioni che è rappresentato dalla burocrazia e dalla pubblica amministrazione. C'è qualcosa di perverso in tutto questo.
Ma c'è un altra parola che viaggia a stretto contatto con il concetto di potere ed è quello di corruzione; e purtroppo il legame che c'è tra questi due termini, la storia moderna ce lo conferma, è molto più indissolubile del precedente. Dopotutto, era un uomo molto più importante dello zio di Peter Parker (
Lord Acton, storico e politico inglese dell'800) quello che affermava:
il potere tende a corrompere e il potere assoluto corrompe in modo assoluto.
Gli uomini di potere sono quasi sempre malvagi.
Potere, responsabilità e corruzione: un triangolo magnificamente descritto anche da
J.R.R. Tolkien nella sua opera più famosa,
Il Signore degli Anelli; il potere è rappresentato in maniera figurativa dall'anello. Desiderare il potere e possederlo conduce irrimediabilmente alla corruzione ed è quello che succede all'hobbit
Smeagol, che per impossessarsi dell'anello uccide il cugino Deagol e che, divorato dalla convivenza con l'anello stesso (cioè con ciò che esso rappresenta), si trasforma nella viscida e immonda creatura
Gollum. E la responsabilità è raffigurata da
Frodo, che si prende carico del grave fardello di custodire l'anello e condurlo dove esso verrà distrutto. E l'anello (il potere) lo seduce, lo solletica, lo importuna ma egli ne uscirà vincitore, non senza atroci sofferenze.
Di Gollum in questa nostra Italia ne abbiamo e ne abbiamo avuti fin troppi; siamo ancora in attesa, se mai un giorno sarà, del nostro Frodo nazionale; o, forse, di un supereroe (non necessariamente in tutina aderente rossa e blu) che comprenda il peso del proprio ruolo e agisca mosso esclusivamente dal proprio senso di responsabilità. Sognare è possibile. Come volare tra i grattacieli di Manhattan.