domenica, marzo 30, 2008

Cronache dal Portogallo - giorni 5 e 6

OVVERO, su e giù per Lisbona

La prima metà del primo fine settimana portoghese l'ho impiegato per conoscere a fondo la capitale. Ieri, dopo una mattinata itinerante (on the job training) presso alcune località della penisola di Setubal, inaspettatamente ci liberiamo dagli impegni di lavoro subito dopo pranzo. Alle 17.15, dopo aver saputo che Topoggiggio (il soprannome affibbiato al collega di lavoro di questa trasferta) pensava di trascorrere una tranquilla seratina a Carcavelos per evitare di prendere l'auto (capire i motivi di questa scelta richiederebbe una lunga spiegazione che preferisco evitare), lo abbandono a se stesso e, in treno, mi dirigo verso Lisbona. Al mio primo contatto con la città, e senza fotocamera nè guida, mi lascio trasportare dai flussi di gente e giro in lungo e in largo, principalmente per le ordinate strade della Baixa e le strade del Chiado. Un paio di losche figure tentano di vendermi dell'hashish, ma la passeggiata è veramente piacevole e i km percorsi tanti. Per la cena mi unisco a 2 colleghi italiani che si trovano quì per lavorare sullo stesso sistema su cui io faccio training, che mi portano in un piccolo ristorante nel Bairro Alto (lontano dalle zone più prettamente turistiche) dove mangio una bistecca formato gigante con contorni vari e una birra e spendo meno di 15 euro. A mezzanotte e mezza prendo il treno per il ritorno.

Oggi la giornata inizia tardi e con calma. Alle 11.30 prendo contatti con Topoggiggio e gli chiedo se vuole unirsi a me per tornare a Lisbona; stavolta il personaggio accetta. Insieme iniziamo a girare la città, stavolta con guida e macchina fotografica alla mano; il treno arriva a Cais do Sodré, da dove raggiungiamo la vicina Praça do Comèrcio, nei pressi del Rio Tejo, dalla quale inizia il tour; passando sotto l'Arco de Victoria, percorriamo nuovamente (per me) le strade della Baixa. Raggiunto il Rossio (la piazza principale della Baixa), ci muoviamo verso est e inizamo a salire lungo strette e ripide stradine, verso Castelo (de São Jorge), dove l'omonimo Miradouro (panorama) mi offre delle vedute stupende dell'intera città che immortalo con innumerevoli scatti. Riscendiamo verso sud, costeggiando l'Alfama lungo la stradina percorsa in su e in giù dal turistico tram n. 28, per raggiungere di nuovo la Baixa. Da qui risaliamo, verso ovest, lungo le affollate strade del Chiado, senza l'ausilio del turistico Elevador de Santa Justa. A Largo do Chiado Topoggiggio si arrende: io proseguo lungo il Bairro Alto mentre lui riscende verso il fiume e la stazione, per tornare in albergo. Libero da vincoli, raggiungo il Miradouro de São Pedro de Alcântara, quindi mi immergo nel dedalo di viuzze del Bairro Alto. In direzione sud, ridiscendo verso il mare arrivando al'affollato Miradouro de Santa Caterina, che regala un'altro panorama mozzafiato verso il Ponte 25 Aprile e la penisola di Setubal. Non contento, riscendo verso Praça do Comèrcio per ri-immergermi nei vicoli dell'Alfama. Da qui, attraverso l'Arco de Jesu, raggiungo il fiume, e mi muovo in direzione ovest per raggiungere di nuovo Cais do Sodré e tornarmene, in treno, a Carcavelos. Sono le 19.30.

Alle 20 (giusto il tempo di una veloce rinfrescata), uno dei 2 colleghi della sera prima passa a prendermi in albergo e insieme si torna a Lisbona, per una cena nell'elegante ristorante del suo hotel (luogo rilassato, piatti ricercati e formalità; spendo poco più di 30 euri) e una passeggiata lungo l'Avenida de Liberdade, giù fino al Rossio e di nuovo indietro. Mi riaccompagna quindi in albergo.

In conclusione, una giornata intensa e vissuta; approssimativamente il percorso effettuato lo vedete in apertura di post; le foto scattate nella giornata sono 112, alcune tra le più significative le vedete qui sotto. Ora la stanchezza regna. Sono le 3 am ora locale , quindi sposto le lancette avanti di un ora e vado a svenire nel letto.

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