lunedì, luglio 23, 2007

Cronache dal Bangladesh - giorno 3

Stamattina ho fatto fatica ad alzarmi. La sveglia ha suonato alle 7.25 ma mi sono alzato alle 7.50. Apro la tenda ed osservo qualcosa di diverso: il sole!. Ho comunque poco tempo per meravigliarmi, faccio colazione in fretta e furia perchè ci vengono a prendere alle 8.30, ed ecco iniziare il secondo giorno di lezione. Che finisce tranquillo e in un bagno di sufore come quello di ieri. Finisce alle 13.45, con un quarto d'ora di ritardo, perche durante l'ultima ora faccio fare una esercitazione pratica e veniamo invasi da orde di soldati volenterosi di imparare e poco brillanti nel farsi comprendere. Anche oggi non sfuggiamo al fatidico rito della colazione con gli ufficiali: oggi ci propinano una sorta di zuppa di ceci extra piccanti con del riso soffiato, comunque gradevole, e dell'ottimo the con latte. Quando già pensavamo di poter rientrare in quella sorta di stanzone che viene utilizzato come aula, ecco spuntare le letali mozzarelline di bufala (o sarà latte di BUFALO????) dolci. Pazienza, ho ormai capito che sarà una costante della mia permanenza a Dhaka.
Rientro in albergo, ovvia doccia (altro elemento che si propina come costante durante tutta la mia permanenza), spuntino veloce al bar dell'hotel e quindi, approfittando della bella giornata, decidiamo di uscire. Destinazione, il Basundhara City Mall, il centro commerciale più grande e lussuoso della città. Il nostro autista mi porta per la prima volta nel cuore della città. E il traffico si amplifica: migliaia di auto, tuk-tuk e rickshaws, che occupano ogni spazio a disposizione, cambiano continuamente corsia, si sfiorano ed usano continuamente clacson e fari abbaglianti. L'aria è quasi irrespirabile, sembra che la si possa tagliare con un coltello, e ad ogni semaforo orde di storpi e bambini che cercano di venderti ogni tipo di cosa (dai popcorn a sacchetti di limoni a copie pirata dell'ultimo libro di Harry Potter) assalgono la nostra auto. Finalmente arriviamo al centro commerciale: 8 piani di negozi e una hall immensa e sfarzosa. Tre sono le cose che noto:
  • i negozi sono tutti piccolissimi e raggruppati per categoria (al primo piano cellulari e tecnologia, al secondi abbigliamento e così via...), e all'interno di ognuno di essi ci sono dai 3 ai 4 commessi che ti invitano ad entrare e ad acquistare la loro merce.
  • molti ragazzi si tengono per mano: inizialmente pensavo di essere capitato in mezzo a un popolo di froci ma poi mi hanno spiegato che è una usanza diffusa, una maniera di mostrarsi affetto reciproco per combattere i dispiaceri dell'infanzia difficile che molti di loro hanno passato.
  • all'interno del centro commerciale si trovano persone del ceto medio-alto borghese della città, e devo dire che ho visto pochissime donne completamente coperte da vesti o burka. Anzi molte di loro vestono in maniera particolare (colori sgarcianti ed utilizzo di veli), ma elegante. E molte donne sono di una bellezza terrificante e mi osservano (a volte sembra con sorpresa, a volte con curiosità, a volte con sguardi sensuali). Ho notato tutto ciò tramite sguardi veloci e furtivi per non mettere a rischio i miei attributi più intimi.
Fatti un paio di acquisti (la maggior parte dei prodotti la si trova a prezzi più economici che in Italia, ma su alcuni prodotti il risparmio è quasi imbarazzante), torniamo in hotel e, dopo un cambio d'abito veloce, ci buttiamo in palestra per il nostro secondo giorno di esercizio fisico. Tra una doccia e un po' di riposo si fanno le 10 di sera: è ormai tardi per provare un altro ristorante della città, andiamo quindi al lussuoso ristorante all'ottavo ed ultimo piano del Radisson hotel, dove spendo circa 40 euro per un antipasto, un piatto composto e un dolce. Tutto estremamente squisito ma troppo costoso per le mie tasche. In più il cameriere mi posiziona il tovagliolo sulle gambe, cambia centinaia di volte le posate, non lascia la bottiglietta d'acqua sul tavolo ma provvede a riempirmi il bicchiere quando necessario, e ci chiede continuamente se il cibo è di nostro gradimento. Troppa cura per i miei gusti.
Alla fine della serata ha ripreso a piovere con forte intensità (maledetti monsoni). Adesso è, l'1:15 di notte e continua a piovere con la stessa implacabile intensità.
A proposito, domani sono invitato, come uno dei più apprezzati ospiti dell'hotel, ad un cocktail party dal General Manager del Radisson. Mah, misteri degli alberghi a 5 stelle!!!

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