KM. 173.5: Lago di Bolsena
Archiviata in mattinata presso la stazione dei Carabinieri di Pitignano la pratica "patente smarrita", alle 11 ci dirigiamo verso il Lago di Bolsena per il nostro primo itinerario. Ci muoviamo quindi in senso antiorario lungo le sponde del lago, su strade generalmente tortuose e quindi entusiasmanti dal punto di vista della guida e che ci portano attraverso i paesi di Capodimonte, dove ci concediamo una passeggiata a piedi per il centro storico, Marta, dove non facciamo soste, e Montefiascone dove, tra l'altro, pranziamo in una trattoria locale.Panorama del lago da Capodimonte
La Rocca dei Papi a MontefiasconeRisaliti in sella, ci allontaniamo un po' dal lago in direzione est per raggiungere Bagnoregio e da qui Civita di Bagnoregio, altrimenti nota come "la città che muore", dove a piedi ci inerpichiamo per il ripido ponte che rappresenta l'unico punto di collegamento tra la rocca e il resto del mondo e ammiriamo i vicoli e le vetuste costruzioni della rocca stessa.
Civita di BagnoregioRiaccesi i motori, raggiungiamo di nuovo le sponde del lago e facciamo sosta a Bolsena, dove ci concediamo una passeggiata sul pittoresco lungolago. Ultima tappa, prima di tornare verso Sovana, è la cittadella di Grotte di Castro, su un promontorio nelle immediate vicinanze del lago, lato nord, nella quale proprio in questi giorni è in svolgimento la famigerata Sagra della Patata (dove per patata, ahimè, si intende il tubero).
Il lungolago di BolsenaGrotte di Castro
Dopo una rinfrescante doccia in albergo, la tappa serale è a Sorano (la seconda "città del tufo", dove ceniamo e passeggiamo per i vorticosi e impervi vicoli animati di bancarelle e chiassose persone.Il borgo di Sorano (città del tufo)
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