giovedì, agosto 20, 2009

I diari della motocicletta - settimo giorno

KM. 252.1: intorno al Lago di Garda, parte I

La giornata è nuovamente splendida e il primo itinerario che scegliamo di fare nei dintorni del lago si muove in direzione nord lungo le sponde est del lago stesso. Alle nostre spalle c'è il massiccio del Monte Baldo ed è proprie sulle sinuose strade che vi si inerpicano che ci muoviamo, alla ricerca della frazione di Prada nelle cui immediate vicinanze dovrebbe esserci un impianto di risalita che consente di raggiungere la vetta. Trovato il luogo, lasciamo le due ruote per i due piedi e lasciamo che la seggiovia (divisa in due tronconi il primo delle quali più che una seggiovia è una cabinovia per max 2 persone nella quale si sta in piedi) ci porti verso i 1850 metri della vetta. Qui passiamo il resto della mattinata in modalità trekking, esplorando i sentieri nei dintorni e pranzando nel Rifugio Chierego (un pranzo che in realtà non ci lascerà particolarmente soddisfatti). I panorami che si aprono intorno a noi, e che permettono di ammirare l'intero lago tenendo nascosta la sola parte a nord, sono inevitabilmente bucolici e superbi, nonostante una diffusa foschia non consenta di fotografarli al meglio.Panorama del lago, nei pressi di PradaI tipici abitanti del Monte Baldo
Si torna indietro...

Riacceso il motore, scegliamo di ridiscendere verso il lago continuando sulla strada che avevamo percorso in mattinata, piuttosto che tornare indietro lungo la strada già percorsa. Ci ritroviamo su una sorta di mulattiera che ci riporta giù attraverso una serie infinita di tornanti e discese di notevole pendenza, che stressano non poco l'impianto frenante del nostro bolide, e i tipici miasmi che salgono alle nostre narici ne sono la lampante dimostrazione. Raggiunto di nuovo il lungolago, continuiamo a muoverci verso nord, superiamo Malcesine lasciando il Veneto ed entrando in Trentino. Arrivati a Torbole ci troviamo ormai sul lato nord del lago, dal quale, raggiunta Riva del Garda, ci allontaniamo proseguendo ulteriormente verso nord in direzione di Tenno. Qui ha luogo la nostra seconda sosta di rilievo, per immergerci rapiti nella visita delle Cascate del Varone, che si fanno spazio con perpetuo impeto tra le rocce della montagna. Rinfrescati dalla miriade di gocce d'acqua nebulizzate nell'aria, continuiamo il nostro viaggio verso nord per un'altra manciata di chilometri fino al Lago di Tenno, che ci affascina con le accese colorazioni delle sue acque. Prossimo obiettivo: ritornare a Riva del Garda, che raggiungiamo attraverso un percorso alternativo che passa per la pittoresca (nel nome) frazione di Pranzo.
Grotte-Cascate del Varone
Lago di Tenno
Pausa a Pranzo

Da Riva del Garda continuiamo a spostarci verso sud lungo le sponde occidentali del lago, entrando in Lombardia e superando Limone sul Garda. E' la parte del lago dove le montagne si affacciano più selvagge e minacciose e le gallerie assumono i connotati di vere e proprie grotte, rendendo il viaggio affascinante ed entusiasmante. Ci inerpichiamo nuovamente in direzione di Tremosine, lungo strade che oltre a mantenere le caratteristiche precedenti diventano strette e sinuose. Di gran lunga l'itinerario migliore dell'intera avventura.
La Panoramica di Tremosine
La sponda nord-occidentale del lago.

E' ormai sera quando scendiamo nuovamente in prossimità del lago e torniamo sui nostri passi verso Limone e quindi ci fermiamo per la cena a Riva, dove proprio in questi giorni sono in corso di svolgimento le "Goliardiadi". La strada che costeggia il lago ci porta nuovamente verso Torri del Benaco e il nostro albergo, segnando la fine di una giornata fantastica.
Limone sul Garda
La rocca di Riva del Garda

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