martedì, agosto 05, 2008

Cronache da Santo Domingo - giorno 16

OVVERO: burocrazia dominicana

La costa a Santo Domingo nei pressi di Avenida Espana; nel frattempo alle mie spalle si compiva il furto che ha complicato la nostra permanenza sull'isola

Lunedì mattina scatta l'operazione "RIENTRO IN ITALIA", assistiti da Duilio; la prima fase è l'autenticazione delle denunce presso il palazzo della polizia, dove già ci scontriamo con una delle più ostinate e lente macchine burocratiche del mondo; mezzora passa aspettando che gli addetti capiscano quale sia l'ufficio preposto alla cosa; poi lo scopriamo da noi rivolgendoci di nuovo all'ufficio denunce. Tutto sommato alle 10.30 siamo comunque furi con i documenti necessari, essendo riusciti con pressanti richieste ad accorciare a mezzora un tempo di attesa che era inizialmente di un ora e mezza.
La seconda fase si svolge presso il consolato italiano, dove però scopriamo che abbiamo ancora bisogno di una cosiddetta "legalizzazione" delle denunce: si tratta in pratica di applicare dei bolli e di farli vidimare; tali bolli possono essere normali (3-4 giorni necessari per la loro vidimazione) o VIP (gestione immediata). Ovviamente scegliamo i secondi e, dopo averli acquistati in banca (un po' cari, 3000 pesos in totale) ci precipitiamo al Segretariato per la legalizzazione e, al grido di "semos VIP, semos VIP" passiamo direttamente davanti alla moltitudine di dominicani in fila e ci ritroviamo in pochi minuti con i documenti legalizzati.
Non c'è però più tempo per tornare al consolato e quindi si ritorna in albergo dove carichiamo tutti i nostri bagagli, paghiamo, salutiamo e ci spostiamo al Beach Resort Playa Esmeralda, sulla spiaggia tra Guayacanes e Juan Dolio, una cinquantina di km ad est di Santo Domingo.

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