OVVERO: il corso inizia...
San Cristobal.
L'impegno lavorativo in questa mia trasferta in terra dominicana è entrato nel pieno con la giornata di lunedì e l'inizio del corso. Ora siamo a venerdì ed il corso è finito, ma riallineamoci con gli eventi con tre bei post riepilogativi.
Tra i discenti si annoverano un primo tenente, 3 sottotenenti, 1 sergente e 2 caporali. Già la prima giornata mette bene in evidenza la loro proverbiale lentezza: dalle 9 il corso riesce ad iniziare effettivamente non prima delle 10.30, tra il raccogliere e verificare i nomi de partecipanti, presenti e assenti, e il rimediare delle sedie su cui potessero poggiare i loro culi durante la lezione, che si svolge nella fresca saletta radio del dipartimento. Dopo circa un'ora mi chiedono di andare a pranzo e di riprendere alle 13. Si riprende e mi chiedono di andare più piano per consentirgli di prendere appunti. Fantastico. Il mio interprete inglese / spagnolo nonchè spalla destra, Rafael, traduce accuratamente ogni mia frase ed aggiunge delle spiegazioni di suo pugno quando lo ritiene necessario. Ma già nella parte finale del primo giorno la fresca saletta diventa un ricordo; il corso è fondamentalmente un OJT, e quindi è giunta l'ora di andare sul campo ed utilizzare il mini sistema allestito all'esterno del dipartimento ... e si inizia a sudare.
Il secondo giorno è completamente "on field" e il mio corpo inizia a pagare il suo debito di sudore fin dai primi minuti; alla fine sebbene le ore effettive di lezione, tolte le pause e la lunga sosta centrale, siano poco più di 3, la fatica si fa sentire. Ma nonostante ciò, finita la lezione, rimango alla base a dar manforte agli altri impegnati con i test e a preparare il campo per la lezione del giorno dopo.
Tra i discenti si annoverano un primo tenente, 3 sottotenenti, 1 sergente e 2 caporali. Già la prima giornata mette bene in evidenza la loro proverbiale lentezza: dalle 9 il corso riesce ad iniziare effettivamente non prima delle 10.30, tra il raccogliere e verificare i nomi de partecipanti, presenti e assenti, e il rimediare delle sedie su cui potessero poggiare i loro culi durante la lezione, che si svolge nella fresca saletta radio del dipartimento. Dopo circa un'ora mi chiedono di andare a pranzo e di riprendere alle 13. Si riprende e mi chiedono di andare più piano per consentirgli di prendere appunti. Fantastico. Il mio interprete inglese / spagnolo nonchè spalla destra, Rafael, traduce accuratamente ogni mia frase ed aggiunge delle spiegazioni di suo pugno quando lo ritiene necessario. Ma già nella parte finale del primo giorno la fresca saletta diventa un ricordo; il corso è fondamentalmente un OJT, e quindi è giunta l'ora di andare sul campo ed utilizzare il mini sistema allestito all'esterno del dipartimento ... e si inizia a sudare.
Il secondo giorno è completamente "on field" e il mio corpo inizia a pagare il suo debito di sudore fin dai primi minuti; alla fine sebbene le ore effettive di lezione, tolte le pause e la lunga sosta centrale, siano poco più di 3, la fatica si fa sentire. Ma nonostante ciò, finita la lezione, rimango alla base a dar manforte agli altri impegnati con i test e a preparare il campo per la lezione del giorno dopo.
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