OVVERO: conclusione
Alla fine ho deciso di partire lunedì ... la vacanza si allunga allora di un giorno. C'è la domenica da godersi: e la domenica vede la reunion tra Ame e Jessy da un lato e Emicuggi e Michela dall'altro; viste infatti le migliorate condizioni della gamba di Jessy, decidiamo di andare insieme, di nuovo, al rifugio Col de Varda, sopra a Misurina, per pranzare con le deliziose portate che usano servire. Per meglio gustarle decidiamo di raggiungere il rifugio senza l'ausilio della seggiovia ma con il solo ausilio delle nostre gambe e, nel caso di Jessy, di Minimo e Massimo, i suoi due bastoni da trekking (chiamati così perchè, una volta acquistati, lei, poco pratica di trekking, ha esclamato: "con questi al Minimo cado, al Massimo mi ammazzo").
Arrivati in cima, mentre Micky e Jessy arrostiscono al sole (la miglior giornata dal nostro arrivo...), io e Emi esploriamo le rocciose vette vicine; quindi si pranza, ci si rilassa e si riscende al lago rigorosamente in funivia. Il tempo per un po' di shopping sportivo da Gianni e si rientra ad Auronzo. La sera tutti insieme si ritorna alla fantastica pizzeria dove già eravamo stati separatamente e in serate diverse; si mangia, si beve, si chiacchiera e si torna a casa non troppo tardi: l'indomani è giorno di viaggio e si deve essere freschi.
Non resta che terminare con il solito slideshow riassuntivo che, fino a quando non avrò preso le foto delle prime giornate che al momento risiedono nel notebook di Emi, è abbastanza ridotto (si fa per dire .... nel senso che una volta attinto dalle altre foto lo slideshow potrebbe raddoppiare).
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