OVVERO: i Passi del Giro e la Marmolada
Ci eravamo lasciati alla vigilia di una difficile escursione di trekking: escursione che è sì iniziata ma per finire, almeno per me e Jessy, prematuramente.
Si trattava di raggiungere la vetta del Monte Tudaio superando più di 1000 metri di dislivello in altitudine attraverso un sentiero di circa 8 km e più di 30 tornanti. Ma al terzo di tali tornanti improvvisamente una delle gambe di Jessy decide di non voler proseguire con la sfacchinata: il gruppo a malincuore si divide ed io e Jessy ce ne torniamo, tramite autostop indotto, al campo base di Auronzo.
L'incidente sarà destinato a cambiare definitivamente i connotati della tipologia della nostra vacanza: così, se la giornata di ieri è scivolata via tra una passeggiata ad Auronzo ed una a Misurina, per oggi ci eravamo riproposti di raggiungere quel gigante che è il massiccio della Marmolada (detta la Regina delle Dolomiti), che raggiungiamo attraverso il Passo Tre Croci, Cortina (dove ci fermiamo per un caffè) e il Passo Giau, percorrendo strade divenute famose tramite le gesta dei miti del ciclismo. Giunti a Malga Ciapela, inizia la nostra ascensione, a mezzo funivia, dai circa 1400 metri della partenza verso i 2950 metri di Serauta e i 3309 metri di Punta Rocca (nell'autoscatto di apertura, il mio volto sofferente a causa dell'aria rarefatta sullo sfondo della vetta avvolta da nubi). Sono le 17 quando ritocchiamo quota 1400 e ci rimettiamo in auto alla volta di Canazei, piccolo e grazioso paesino di vallata, la cui visita ci impegna per poco più di mezzora. È tempo di ridirigerci di nuovo verso Auronzo, ancora su una serie infinita di storici tornanti che ci portano attraverso il Passo Pordoi (dove rischio il frontale con uno stambecco) e il Passo Falzarego, per terminare la giornata davanti una eccellente pizza a pochi chilometri dal campo base.
L'incidente sarà destinato a cambiare definitivamente i connotati della tipologia della nostra vacanza: così, se la giornata di ieri è scivolata via tra una passeggiata ad Auronzo ed una a Misurina, per oggi ci eravamo riproposti di raggiungere quel gigante che è il massiccio della Marmolada (detta la Regina delle Dolomiti), che raggiungiamo attraverso il Passo Tre Croci, Cortina (dove ci fermiamo per un caffè) e il Passo Giau, percorrendo strade divenute famose tramite le gesta dei miti del ciclismo. Giunti a Malga Ciapela, inizia la nostra ascensione, a mezzo funivia, dai circa 1400 metri della partenza verso i 2950 metri di Serauta e i 3309 metri di Punta Rocca (nell'autoscatto di apertura, il mio volto sofferente a causa dell'aria rarefatta sullo sfondo della vetta avvolta da nubi). Sono le 17 quando ritocchiamo quota 1400 e ci rimettiamo in auto alla volta di Canazei, piccolo e grazioso paesino di vallata, la cui visita ci impegna per poco più di mezzora. È tempo di ridirigerci di nuovo verso Auronzo, ancora su una serie infinita di storici tornanti che ci portano attraverso il Passo Pordoi (dove rischio il frontale con uno stambecco) e il Passo Falzarego, per terminare la giornata davanti una eccellente pizza a pochi chilometri dal campo base.
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