OVVERO, un ferragosto diverso
Ed ecco così arrivare il 15 del mese. Un giorno lavorativo come tanti altri qui a Dhaka. Solita colazione, solito appuntamento con Kamrul alle 8.30 nella hall del Radisson. Solito cielo coperto e solita pioggia incostante. Solito tea break con gli ufficiali. Ma è proprio durante il tea break che incorro nella prima novità: dopo aver mangiato un paio di sandwich cerco, sottilmente, di evitare le ormai famigerate mozzarelline di bufalo caramellate e la cosa mi riesce; nessuno degli ufficiali me le offre (MTV India cattura l'attenzione, come spesso succede quando la tv nella saletta funziona) e quindi passo direttamente al favoloso tè.
Anche la lezione scorre via meno sudata del solito, nonostante avessi da tempo individuato la giornata come la più difficile del corso, ed avessi dunque preventivato un maggiore bagno di sudore; più difficile perchè si trattava di insegnare ai nostri a smontare e rimontare completamente il ponte radio. Ed in effetti i problemi si creano: uno dei 2 presunti tecnici civili, nonostante le mie raccomandazioni, con la sua delicatezza riesce a spezzare una delle viti che fissano una delle unità interne; ma mantengo la calma e riesco a togliere il pezzo di vite rimasta nella filettatura. Mi farò portare dal collega che mi sostituirà una vite di riserva e il problema dovrebbe risolversi.
Al mio ritorno al Radisson altre novità: gli addetti alla sicurezza neanche mi vedono, non c'è l'ombra di un portiere all'ingresso ad aprirmi la porta e ad augurarmi buon pomeriggio. Arrivo in camera ma trovo l'addetto alle pulizie al lavoro: salto allora la consueta doccia (ed ecco che l'aver sudato di meno mi ritorna utile) e mi dirigo direttamente al Chit Chat per il consueto pranzo: qui fortunatamente la cordialità degli (ormai) amici camerieri è la solita.
Ora, dovete sapere che il Radisson Hotel a Dhaka è situato all'interno della città militare (military cantonment), e quindi capita a volte che ci sia qualche ospite che porta con se decine di guardie armate della military police, sia all'interno dell'hotel sia tutto intorno al suo perimetro. La prima volta, scendendo alle 8 per fare colazione, all'apertura delle porte dell'ascensore mi sono ritrovato una di queste guardie davanti con il mitra spianato ... immaginate lo spavento. Ho pensato a un attentato, a un cameriere kamikaze che si fosse fatto esplodere nel ristorante, a un attacco batteriologico e altre calamità umane. Mi hanno poi spiegato il motivo e quindi la cosa non mi arreca più spavento. Fortunatamente, oltre a riempirsi di militari, l'albergo a volte si riempie di hostess della Fly Emirates o della Qatar Airlines, che allietano la vista con la loro bellezza e le loro particolari divise.
Stasera, dopo aver saltato la giornata di ieri (in quanto mi sono addormentato alle 17.30 per risvegliarmi dopo le 20) mi sono smazzato 60 minuti di corsa nella palestra dell'hotel, ed ho così compensato anche la scarsa sudata patita in mattinata (la rima è voluta eh....). A proposito di palestra, erano circa 20 giorni che mi chiedevo se anche in lingua inglese si usasse il termine "tapis roulant"; la risposta mi è giunta, inaspettata, ieri guardando in tv il geniale video degli Ok Go. Il cantante è il mio mito, sto seriamente pensando di imitare il suo look.....
Al mio ritorno al Radisson altre novità: gli addetti alla sicurezza neanche mi vedono, non c'è l'ombra di un portiere all'ingresso ad aprirmi la porta e ad augurarmi buon pomeriggio. Arrivo in camera ma trovo l'addetto alle pulizie al lavoro: salto allora la consueta doccia (ed ecco che l'aver sudato di meno mi ritorna utile) e mi dirigo direttamente al Chit Chat per il consueto pranzo: qui fortunatamente la cordialità degli (ormai) amici camerieri è la solita.
Ora, dovete sapere che il Radisson Hotel a Dhaka è situato all'interno della città militare (military cantonment), e quindi capita a volte che ci sia qualche ospite che porta con se decine di guardie armate della military police, sia all'interno dell'hotel sia tutto intorno al suo perimetro. La prima volta, scendendo alle 8 per fare colazione, all'apertura delle porte dell'ascensore mi sono ritrovato una di queste guardie davanti con il mitra spianato ... immaginate lo spavento. Ho pensato a un attentato, a un cameriere kamikaze che si fosse fatto esplodere nel ristorante, a un attacco batteriologico e altre calamità umane. Mi hanno poi spiegato il motivo e quindi la cosa non mi arreca più spavento. Fortunatamente, oltre a riempirsi di militari, l'albergo a volte si riempie di hostess della Fly Emirates o della Qatar Airlines, che allietano la vista con la loro bellezza e le loro particolari divise.
Stasera, dopo aver saltato la giornata di ieri (in quanto mi sono addormentato alle 17.30 per risvegliarmi dopo le 20) mi sono smazzato 60 minuti di corsa nella palestra dell'hotel, ed ho così compensato anche la scarsa sudata patita in mattinata (la rima è voluta eh....). A proposito di palestra, erano circa 20 giorni che mi chiedevo se anche in lingua inglese si usasse il termine "tapis roulant"; la risposta mi è giunta, inaspettata, ieri guardando in tv il geniale video degli Ok Go. Il cantante è il mio mito, sto seriamente pensando di imitare il suo look.....
2 commenti:
Ciao ,
giungo qua sul tuo magnifico blog per confermarti che la danzatrice ballante gira sia a destra che a sinistra ..
ti sfido a fissarla ancora per qualche minuto e ti sorprenderai!
sono rimasto molto affascinato dai racconti su Dakha. E il tuo modo di esporre i fatti è divertentissimo.
premetto che non ho ancora finito di leggere proprio tutte le giornate. Pero sono attanagliato dalla curiosità di sapere che cosa stai insegnando giu ai militari ?
augurandoti una piacevole permanenza.. non mi resta che dirti : in bocca al lupo!
Grazie per i complimenti. Per quanto riguarda l'insegnamento, non ha assolutamente a che fare con l'"arte" della guerra, ma si tratta semplicemente di istruirli nell'utilizzo e riparazione di un paio di tipi di apparato per telecomunicazioni militari che hanno acquistato dalla mia azienda. Il training sugli apparati faceva parte del contratto e quindi eccomi qui :-)
Ti confermo che la ballerina continua a non cambiarmi direzione, ma probabilmente sono un caso disperato; odio gli stereogrammi perchè tutti ci vedono qualcosa ma io continuo a non discernerci niente anche dopo ore di contemplazione. :-(
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