sabato, agosto 18, 2007

Cronache dal Bangladesh - giorno 28

Ovvero, Spiderman 3

Questa mattina mi sveglio tardi. Rendendomi conto dell'ora in dieci minuti mi preparo per l'immancabile colazione. Sazio, alle 11.00 torno in stanza per sistemare un po' del casino lasciato ieri.
Alle 15.30 passa a prendermi Aqiq, questa volta non in compagnia dell'"autista innominabile" ma dell'"autista impulsivo" (il soprannome deriva dal suo particolare stile di guida); destinazione: il multisala del Bashundara City Mall; film da vedere: Spiderman 3. La proiezione inizierebbe alle 16.40 ma a Dhaka percorrere i 15/20 km ce ci separano dal centro commerciale può essere dura. Da questo punto di vista all'andata non ci va male: alle 16:00 siamo all'ingresso del cinema.
Durante il tragitto parliamo di cinema (ovviamente) e scopro così che una delle attrici più note e famose in Bangladesh è nientepopodimenoche ... Sofia Loren. Il pomeriggio trascorre (inusualmente) in maniera ordinaria, stuzzicando pop corn, sorseggiando pepsi e godendosi il film. L'unico momento di tensione capita poco prima dell'inizio del film: appena si spengono le luci in sala, sullo schermo viene proiettata una immagine in movimento della bandiera del Bangladesh, e dai diffusori parte quello che realizzo essere l'inno nazionale; arrivo a questa conclusione perchè tutti nella sala si alzano e si portano la mano al cuore. Per 10 secondi il mio cervello cambia continuamente idea sull'alzarsi o meno, lavorando alla frequenza di almeno 1,5 kHz. Decido poi di restare seduto; fortunatamente il tutto non dura più di 30 secondi.

Usciamo che sono ormai le 19.00. Già ripartire dal Bashundara City Mall è un'impresa, dato il considerevole numero di auto che si accalcano all'ingresso e si sovrappongono con l'altrettanto considerevole numero di auto che tenta di uscire dai parcheggi sotterranei. E ritornare all'hotel sarà impresa ancora più ardua. Impiegheremo 1 ora e 20 minuti. Tra l'altro, Aqiq si fa lasciare dopo un quarto di percorso e quindi rimango per il resto del tempo in preda al personalissimo stile di guida dell'"autista impulsivo".
Per farvi un'idea di cosa sia il traffico di Dhaka e di quale sia lo stile dell'autista impulsivo, godetevi la seguente registrazione audio effettuata in presa diretta, dal titolo "47 secondi nel traffico a Dhaka". I colpi di clacson a volume costante sono quelli del nostro "autista impulsivo"









Immaginate di fare 80 minuti di viaggio in queste condizioni. E infatti a metà percorso ho mal di testa e nausea: piego la testa all'indietro e cerco di rilassarmi, e proseguo per il resto del viaggio in una sorta di dormiveglia.

Concludo con qualche altra pillola dal Bangladesh:
  • il governo attuale è un governo provvisorio che deve condurre il paese alle prossime elezioni, dopo che il precedente governo è stato destituito e la maggior parte dei suoi componenti arrestato per corruzione. Questo governo non ha ovviamente progetti a lungo termine, ma è molto operativo nel breve termine. In particolare ha iniziato una battaglia senza esclusione di colpi contro l'abusivismo edilizio. Capita così che, oltre alle numerose piccole case, anche uno dei più importanti palazzi della città di Dhaka, il Rang (sede di numerosi uffici), venga considerato parzialmente abusivo; parzialmente perchè dei 22 piani, solo i primi 6 sono in regola. Ha inizio così, e questo è avvenuto circa 10 giorni fa, l'immediata operazione di smantellamento dei rimanenti 18 piani. Molte delle aziende che avevano nel Rang la propria sede o filiale hanno avuto pochissimo tempo per trovare un'alternativa e svuotare gli uffici. Il 12° piano del Rang ospitava anche la principale centrale telefonica dell'operatore mobile Grameenphone: il suo improvviso smantellamento ha così anche causato problemi per svariati giorni alle comunicazioni mobili;
  • il mistero sulla Toyota Corolla continua: continuo a vedere Corolle di tutte le forme e dimensioni; anche una fantomatica "Corolla II" dalla forma piuttosto antiquata. Per la seconda volta (vedo un'auto assolutamente simile alla mia Corolla (ha solo un fantascientifico alettone posteriore in più), e quando riesco a leggerne il modello scopro che si chiama Toyota Alley (la prima volta si chiamava Toyota Runx). Mah, questo mistero non lo svelerò mai. Magra consolazione, scopro almeno il motivo della diffusione così estesa del marchio Toyota in Bangladesh: sembra essere l'enorme disponibilità di pezzi di ricambio; pezzi di tutti i tipi (fino alla semplice vite) a prezzi bassissimi. Tale disponibilità sembra derivi da un famoso imprenditore di alcuni decenni fa che riuscì a stipulare un favoloso contratto di fornitura di auto Toyota con tutte le forze armate Bangla. Chissà a cosa è dovuta l'enorme diffusione di tuk-tuk (sono di 2 tipi, a ruota piccola (tipo la nostra Ape) e a ruota grande (tipo bicicletta)) e di Maruti-Suzuki 800 (i baby taxi blu e neri, quelli da evitare). Altri misteri che rimarranno insoluti.

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